Nome identico, vetture a quattro ruote e pista che ricordano, un pochino, i circuiti del Circus della Formula 1. Ma la Formula E è davvero la cugina della categoria automobilistica più famosa e conosciuta del mondo? Secondo Eugenio Franzetti, direttore di DS Performance, il campionato elettrico avrebbe più analogie rispetto al mondo della MotoGP. Una chiave di lettura che potrebbe allontanare, quindi, l’universo elettrificato da quello attualmente governato dalla Red Bull di Max Verstappen.

Formula E più simile alla MotoGP? La chiave di lettura di DS Penske: “Più analogie con le due ruote…”

(Credit foto – Motorsport.com)

Sono monoposto ed è un campionato mondiale su quattro continenti. Con una piccola provocazione dico anche che corriamo sui circuiti cittadini e la Formula 1 in questo ci sta venendo dietro. Le analogie però si fermano qui. Ci sono finalità e quindi posizionamenti diversi. Sono due prodotti differenti con una sovrapposizione parziale di pubblico – ha detto Eugenio Franzetti, direttore di DS Penske, nelle parole riportate da FormulaPassion -. Una parte del nostro pubblico è diverso da quello della Formula 1, non ci deve essere un principio di imitazione, sicuramente non da parte nostra che siamo un campionato più giovane. La Formula E deve essere diversa. Le analogie risiedono nel fatto che corriamo con delle macchine a ruote scoperte. Come somiglianze in termini di dinamiche di campionato e tipologia di spettacolo però, ce ne sono molte di più con la MotoGP. È il Motomondiale ad avvicinarsi di più alla Formula E in termini di vivacità del campionato e delle gare, scarsa importanza della pole position rispetto al risultato finale, apertura della competizione fino all’ultima curva e poi proprio in termini di spettacolo. In MotoGP si aprono a ventaglio in quattro prima di una frenata, ma lo facciamo anche noi, occupando più spazio perché siamo più grossi. Io vedo più analogie con loro“.

(Credit foto – pagina Facebook ABT Motorsport)

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