Salve a tutti amici appassionati dei motori, e bentornati ad un nuovo appuntamento di Motorzone! Come molti appassionati di voi sapranno, in questi giorni si sta tenendo la famosa Mille Miglia – la competizione più bella al mondo nel Bel Paese – che va da Brescia a Roma e ritorno.
Il Bel Paese, l’Italia, ci ha sempre regalato opere ed eventi di magistrale imponenza e, nella culla dell’automobile, non poteva di certo mancare un evento legato al mondo delle quattroruote: la Mille Miglia – la corsa più bella del mondo.
Ideata nel 1927 dal conte Aymo Maggi con l’aiuto di Renzo Castagneto in risposta alla mancata assegnazione a Brescia, loro città natale, del Gran Premio d’Italia, la Mille Miglia adottò fin da subito l’originale soluzione in cui le vetture da corsa avrebbero gareggiato su strada anziché su pista.
Unica nel suo genere: una corsa di velocità sulla distanza, su strade aperte al traffico, lungo un percorso di oltre 1600 chilometri. Si disputò in Italia per ventiquattro volte dal 1927 al 1957. Tredici edizioni prima della seconda guerra mondiale e undici dopo il 1947. Dal 1977 la 1000 Miglia rivive sotto forma di gara di regolarità per auto d’epoca.
L’evento non era suddiviso in tappe, bensì in un’unica volata i concorrenti dovevano percorrere nel minor tempo possibile, più di 1600 Km, da Brescia a Roma e ritorno. Il responso da parte del pubblico di tale competizione era avvolto nel mistero e, solo dopo la fine della prima Mille Miglia si decise, visto l’enorme successo, di ripetere la prova negli anni a venire. Nelle successive edizioni il tracciato fu modificato per tredici volte. La prima edizione partì il 26 marzo 1927, con la partecipazione di settantasette equipaggi, due soli dei quali stranieri.
Il 1938 fu un anno negativo per la competizione, in quanto fu segnato da un grave incidente subito dopo Bologna. Una Lancia Aprilia, infatti, uscì di strada e finì sulla folla uccidendo dieci spettatori, tra cui sette bambini. Altre ventitré persone restarono ferite. Le cause dell’incidente non furono mai del tutto chiarite.Così, il Governo Italiano decise di non concedere il consenso per le gare di corsa su strada e, nel 1939 la competizione non si svolse.
Nel 1940, la Mille Miglia modificò il proprio nome in Gran Premio di Brescia, che consisteva in una corsa a circuito triangolare che toccava le città di Brescia, Mantova e Cremona. Il circuito prevedeva nove giri in modo da raggiungere la lunghezza di circa 1000 miglia. L’evento non si disputò per 5 anni – negli anni bui della Seconda Guerra Mondiale, dal 1941 al 1946, – ripartendo il 21 giugno 1947 con la vittoria di Biondetti in coppia con Romano sulla poderosa e potentissima “Alfa Romeo 8C 2900B aspirato berlinetta Touring” in 16 ore 16 minuti e 39 secondi.
Il record assoluto se lo aggiudicò il famoso pilota inglese Stirling Moss che nel 1955 percorse i 1600 km in 10 ore e 8 minuti, al volante di una Mercedes-Benz 300 SLR numero 722. Si narra che il suo navigatore Denis Jenkinson compì una ricognizione del percorso, annotandone le caratteristiche su un rotolo di carta lungo quattro metri e mezzo che usò per dirigere Moss durante la gara. Incredibile!
Il 1957 è ricordato come l’anno della Tragedia di Guidizzolo, fu un tragico incidente causato dallo scoppio di uno pneumatico, costò la vita al pilota spagnolo Alfonso de Portago, al navigatore americano Edmund Gurner Nelson, e a nove spettatori, tra i quali erano cinque bambini. La corsa venne definitivamente soppressa.
L’Automobile Club di Brescia effettuò un tentativo per dare continuità alla corsa e nel 1958, nel 1959 e nel 1961, di fronte alla irremovibilità delle autorità che non concessero i nulla-osta necessari per le corse di velocità su strada, organizzò tre edizioni ancora denominate Mille Miglia ma disputate secondo una formula che prevedeva brevi tratti di velocità alternati a lunghe tratte di trasferimento da percorrere alla velocità media di 50 km/h.
Quella di oggi, non è ovviamente, la Mille Miglia che c’era una volta. La Mille Miglia moderna è un evento che rievoca le suggestive emozioni che trasmettevano auto come la Mercedes SLS 300, l’Alfa Romeo 8C, nel passare trai borghi italiani più belli, fino ad arrivare alla Città Eterna.
Raffaello Caruso
CONTATTI
HOME MOTORZONE
PAGINA FACEBOOK
PROFILO TWITTER
CANALE TELEGRAM
© RIPRODUZIONE RISERVATA