Cambiano le misure per gli indagati della strage del Mottarone. La Cassazione ribalta l’ordinanza del riesame. Ci sarà una nuova decisione sui domiciliari per i responsabili dell’impianto su cui morirono in 14.
Funivia Mottarone: annullato il provvedimento dei due accusati
Cambiano le carte in tavola per i responsabili della strage della funivia a Mottarone.
Tutto ebbe inizio il 23 Maggio scorso, quando quattordici persone persero la vita dallo schianto della funivia da Stresa alla cima della montagna affacciata sul Lago Maggiore. L’unico ad esser sopravvissuto al disastro è Eitan, bambino orfano di genitori.
A distanza di quasi un anno, le misure contro i due accusati si sono ribaltate.
La Cassazione aveva accolto il ricorso dei legali contro la decisione del Riesame di Torino. Consisteva nell’accettare l’istanza della Procura di Verbania che chiedeva gli arresti per Luigi Nerini e Enrico Perocchio. Il primo era titolare della società di gestione, mentre il secondo era direttore di esercizio.
Per molti, tra cui anche i magistrati del capoluogo piemontese, la funivia era gestita con superficialità, e aggiungono che secondo loro “al concessionario e al direttore di esercizio vanno applicati gli arresti domiciliari in attesa della conclusione delle indagini e del processo“.
Questa scelta però è stata arrestata. Annullato quindi il provvedimento di Riesame a Parocchio, limitatamente alla scelta della misura, quindi alle domiciliari, e annullato l’intero provvedimento anche a Nerini.
Ad intervenire è il magistrato Olimpia Bossi, che spiega
“Bisogna distinguere le due posizioni. Per quanto riguarda Perocchio, la Cassazione, rigettando il ricorso contro l‘ordinanza del Riesame e rinviando per la sola rivalutazione del tipo di misura cautelare, ha di fatto confermato il quadro indiziario. Per Nerini l’annullamento con rinvio non è una sconfessione. Sarà necessario attendere le motivazioni, perché la scelta potrebbe essere dovuta anche a un difetto di procedura. I tempi saranno comunque lunghi, perché le motivazioni devono essere depositate entro trenta giorni, poi il Riesame deve fissare un nuova udienza. Se ne riparlerà in autunno. Ma a questo punto il tema delle esigenze cautelari diventa meno rilevante. Aspettiamo l‘esito delle perizie, che sono centrali“
Rebecca-Asia Spadon
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