Benvenuti a “MovieNerd da Paura“, un viaggio nell’orrore cinematografico in otto tappe che vi accompagnerà con altrettante mini recensioni da qui fino alla ricorrenza più spaventosa dell’anno. Cult, novità e grandi classici, tutti collegati in un modo o nell’altro alla dimensione della paura e dello sgomento. Armatevi di coraggio e pop-corn e preparatevi a queste otto fugaci incursioni nel mondo dell’horror, valutate con un doppio giudizio: qualità generale e livello di terrore (anche detto “spaventometro“).
Si parte con “Dracula” del 1931, diretto da Tod Browning, scritto da Garrett Fort e interpretato dall’iconico Bela Lugosi. Il film è l’adattamento di un omonimo spettacolo teatrale degli anni Venti, che a sua volta era adattato dal famosissimo romanzo di Bram Stoker. Anche se la pellicola non avrebbe bisogno di presentazioni, ecco la celebre sinossi: “Dopo che un ingenuo agente immobiliare soccombe alla volontà del conte Dracula, i due si dirigono a Londra dove il vampiro dorme nella sua bara di giorno e cerca potenziali vittime di notte.“.
MovieNerd da Paura: “I am Dracula, I bid you welcome!”
Non potevo che inaugurare questo viaggio nel brivido con il classico dei classici. Una pietra miliare del cinema dell’orrore e in generale di tutta l’arte cinematografica. È il 1931 e Tod Browning ridefinisce il genere horror con “Dracula“, uno dei numerosi lungometraggi seminali dedicati a quelle spaventose creature che poi sarebbero divenute i celeberrimi “mostri classici” della Universal.
Il giudizio
“Dracula” è ancora oggi un caposaldo del cinema dell’orrore nonostante i suoi novant’anni suonati, e mantiene ancora intatti fascino, atmosfera e ritmo. Si direbbe che la pellicola abbia la stessa soprannaturale capacità di non invecchiare propria del suo malefico e ammaliante protagonista. La vera forza del film sta nella sapiente commistione tra la potenza comunicativa delle immagini e della luce derivante dal cinema muto e la perfetta implementazione della relativamente recente tecnologia del sonoro (è infatti il primo adattamento sonoro del romanzo di Stoker). Il film offre inoltre l’interpretazione di una vita di Bela Lugosi, che incarna il perfetto conte Dracula in ogni sua movenza, in ogni parola, in ogni silenzio, in ogni truce sguardo, a tal punto da ri-scrivere il mito del vampiro e fornirne una nuova immagine destinata all’icona e all’immortalità.
Oggi certo non spaventa, anzi la recitazione istrionica degli attori e gli effetti speciali rudimentali strappano qualche sorriso. Ma senza “Dracula” e l’interpretazione di Lugosi la concezione ed il valore del genere horror nel panorama cinematografico e allo stesso tempo la figura del vampiro nell’immaginario collettivo non sarebbero state le stesse. Non esitate e accettate l’invito del Conte, visitate il suo spettrale castello in un viaggio a ritmo cadenzato dalla Transilvania ad una gotica Londra crepuscolare. “I am Dracula, I bid you welcome!“.
Voto: 5/5 ⭐⭐⭐⭐⭐
Spaventometro: 1/5 🎃
Claudio Spagnuolo
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