Due ragazzi altoatesini creano un channel podcast per condividere la propria passione con il pubblico.
Due amici in Alto Adige decidono di fare della loro passione un channel podcast (il podcast è una trasmissione radio o video (un contenuto) registrato digitalmente, resa disponibile su Internet (e fin qui nulla di nuovo), ma utilizzando un codice che la rende scaricabile e riproducibile in un secondo momento, anche su un lettore portatile.), in cui condividere musica elettronica ed artisti connessi. Nasce Munitum, un progetto con lo scopo di partecipazione musicale, che sta prendendo ampio spazio tra la comunità dell’elettronica. Segue una linea costante di genere, un filo logico, in cui l’ascoltatore percorre una strada ben precisa senza indicazioni sballate verso altri sottogeneri musicali.
Hypnotic techno, deep techno e techno sono i cardini di Munitum, nome che deriva dal latino e significa “Bunker”, utilizzato dai fondatori per aver organizzato delle feste in un bunker abbandonato della seconda guerra mondiale. Party organizzati in amicizia, in un simposio in cui si fondono i suoni di artisti locali e non.
Il primo party a nome Munitum nasce con l’obiettivo di sostenere dj resident del trentino come Linser e Spectral Time Hypotesis od ancora artisti italiani della capitale come Livai, e naturalmente quello di ascoltare buona musica.
Sul loro canale di Soundcloud si trovano tutti i podcast di artisti divenuti amici degli owner di Munitum, tra cui Hoedus (cofondatore di Anekoic Records), Livai, Masafumi Take, Hydrangea, Retina.it, Ida Mandato, Antonio Vazquez, Viels, Prg/m ed altri ancora.
Arte, musica e cultura vanno di pari passo nel mondo di Munitum. La prima soddisfatta da Kolektiv 3A, un collettivo austriaco/italiano (arte, grafica e design) che si è occupata della parte grafica del progetto; la musica soddisfatta dall’entusiasmo dei fondatori e dalla professionalità degli artisti che hanno partecipato; e la cultura argomento principale di questo progetto che fonde i due concetti nominati precedentemente.
Oltre a far da apripista verso un concetto musicale di un certo tipo, Munitum è anche un’opportunità verso quegli artisti non conosciuti di sfruttare la piattaforma, oltre che per il piacere di parteciparvi, di vetrina per il proprio sound.
Mattia Gargiulo