Aveva solo 19 anni Mirko Farci ed era un ragazzo e uno studente modello. É morto all’alba di martedì tentando di salvare la madre, Paola Piras, cinquantenne di Tortolì in provincia di Nuoro, dalla furia assassina dell’ex compagno, a quanto riporta Fanpage.
La donna è attualmente ricoverata all’ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanuse dove ha subito un delicatissimo intervento di oltre quattro ore che, a quanto dicono i medici, è tecnicamente riuscito. Mirko, invece purtroppo, non ce l’ha fatta: le 17 coltellate ricevute dalla madre non si sono rivelate per lei mortali perché il ragazzo le ha fatto scudo con il suo corpo
Il ricordo della professoressa del ragazzo
Tutta Tortolì piange la morte del giovane e spera ardentemente che almeno la madre possa salvarsi. La scuola che frequentava Mirko ha appeso all’entrata un drappo nero in segno di lutto e compartecipazione al dolore per la sua scomparsa. Una sua professoressa, Luisa Usala, lo ricorda così sulla propria pagina Facebook:
“Un alunno meraviglioso e non sono parole di convenienza. Sono tutte vere. Buono, gentile, sempre sorridente e bello. Mi dicesti che tu a casa ci stavi davvero bene. Proprio lì ti ha tolto la serenità quel mostro che altro non può chiamarsi. Difendere gli altri era il tuo motto e te lo sei portato addosso sino ad oggi e per sempre. (…) Tutti abbiamo il cuore logorato. Avvenimenti come questi sembrano spesso così lontani da noi, ma molte volte sono più vicini di quanto si pensi. Oggi piangiamo un ragazzo speciale. Piango te che sei stato tra gli alunni più rispettosi e gentili che io abbia mai incontrato. Questo è un giorno terribile.“
L’assassino arrestato
L’assassino è stato arrestato nella mattinata di ieri. Dopo essersi introdotto in casa dell’ex compagna ed aver aggredito lei e Mirko, si è dato alla fuga. Fuga che è stata interrotta nei pressi di un supermercato a un paio di chilometri dalla palazzina di via monsignor Virgilio dove è avvenuto l’omicidio. L’arresto è stato accompagnato da momenti di tensione e l’uomo ha rischiato il linciaggio della folla. A seguito di un lungo interrogatorio durato tutto il pomeriggio, è stato trasferito in carcere. Meno di 24 ore prima dell’aggressione Paola aveva scritto sulla sua pagina Facebook un post: ” Perdona. Non perché loro meritano il perdono ma perché tu meriti la pace”.
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Giulia Moretti