Murales dello street artist TvBoy, contro la violenza sulle donne

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Di Redazione Metropolitan

Il famoso artista di strada italiano Tv Boy, nella notte del 25 novembre, ha decorato un muro di Barcellona. L’intento omaggiare la giornata contro la violenza sulle donne. Con la sua tecnica, chiamata incolla, ha realizzato in studio una figura di giovane donna che da sola con una bomboletta scrive su un muro “stop violence against woman” e furtivamente nella notte ha creato il suo murales. Un murales nel murales.

Una scritta rossa nel murales dell’artista di strada

In occasione del 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, il murales dell’artista Tv Boy propone una scritta rossa, veloce e furtiva quanto semplice e potente:

Stop /Violence /Against /Woman

ancora una volta Stop alla violenza sulle donne, stop al dolore, alla vergogna, stop al falso amore.

Noi donne non dobbiamo dimenticare, non dobbiamo tacere ma imbrattare ogni muro. Questo il messaggio dell’artista Tv Boy che renderà, grazie alla sua opera, il 25 novembre una data che non si limita a questo giorno, ma che sarà sempre un importante 25 novembre da ricordare e da combattere.

murales di Tv Boy contro la violenza alle donne -Photo Credits Instragram

lo street artist Tv Boy e i suoi murales

I suoi personaggi sono i protagonisti della scena contemporanea, paladini dei diritti umani oppure autorità della politica, dello sport, personaggi dello spettacolo che sono usciti dalla TV. Proprio dalla televisione trae ispirazione per il suo nome artistico. Sceglie come gallerie espositive la strada e i suoi muri fruibili da tutti. Sfortunatamente il consenso non è unanime, spesso le opere sono censurate e contestate. Hanno sempre ispirato critiche accorte e pungenti da parte dei potenti ma ammirazione da parte del passante.

TV boy nonostante le disapprovazioni e i veti, continua a farci sorridere, a farci riflettere e pensare, ci invita oggi a non dimenticare che la violenza contro le donne si deve combattere e non va mai taciuta. 

a cura di Chiara Sticca Candellone

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