“Tutto se ne va, e tutto torna”: La Divina Commedia Opera Musical

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Di Redazione Metropolitan

Dal 19 al 24 gennaio, il Teatro Brancaccio di Roma ha ospitato l’opera musicale de “La Divina Commedia”. A distanza di giorni, noi di Metropolitan Magazine Italia volevamo dire la nostra, mentre l’Opera continua il Suo Tour in Italia fino in primavera, toccando le cittĂ  di Napoli, Milano e Bari.

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La Divina Commedia Opera Musical è tratta dalla più grande opera italiana e siglata dalle musiche del noto compositore Marco Frisina, con la regia di Andrea Ortis, i testi di Ortis e Pagano e l’inconfondibile voce narrante di Giancarlo Giannini.

Prodotta dalla MIC, Musical International Company e con l’importante patrocinio della Società Dante Alighieri, si propone anche come un far riscoprire agli studenti un Dante diverso, nuovo, moderno. Testimoniato questo dalla forte presenza in sala di famiglie ma soprattutto ragazzi, giovani, studenti.

Il cast è di livello: Antonello Angiolillo nelle vesti di Dante, Beatrice interpretata da Myriam Somma nel primo ruolo, e da Noemi Bordi nel secondo ruolo. Andrea Ortis nei panni di Virgilio , Ulisse e Catone interpretati da Angelo Minoli. Per Caronte e Ugolino c’è Francesco Iaia, Francesca e Matelda interpretate da Rosy Bonfiglio e Manuela Zanier e Daniele Venturini per quanto riguarda Pier Delle Vigne e Arnaut.

Uno splendido corpo di ballo e deliziosi acrobati hanno impreziosito la scena, incantando il pubblico attraverso le loro acrobazie. Scene curate da Lara Carissimi, coreografie di Massimiliano Volpini, costumi di Lorena Di Pasquo, Disegno Luci di Valerio Tiberi, proiezioni di Roberto Fazio.

Con una durata di due ore e mezza di spettacolo, le scenografie prendono vita cambiando in pochi attimi e trascinando lo spettatore negli inferi disperati in un momento e, l’attimo dopo nell’ atmosfera aurea del Paradiso; in mezzo a questi cambiamenti di scena e di luoghi c’è lui, Dante e il suo viaggio, dove il messaggio di ieri sembra essere ancora quello di oggi: parla allo stesso uomo divorato da vizi e passioni, ma sempre alla ricerca di quel senso della vita che Dante indica nell’ amore, nella libertĂ  fino a raggiungerne l’accezione piĂą pura.

“Si sale e si scende: così è la mia vita e così è anche quella di tutti gli uomini” si esprime così Dante alla vista di Beatrice.

Un’opera magistrale e di grandissima portata come “La Divina Commedia” può risultare complessa e difficile per adattarla ad un musical.  Le musiche un po’ lente, incupivano e rendevano alcune scene fin troppo solenni anche se, non mancava qualche accenno di chitarra elettrica.

In alcuni punti, i testi di Pagano e Ortis non rispecchiano le vere citazioni dantesche, creando così confusione a chi l’opera non la conosce affatto. Le voci auliche, forti e timbriche in alcune scene erano sopraffatte dalla musica, tanto da non farne comprendere neanche le parole. 

Una meravigliosa e incredibile interpretazione di Francesco Iaia nelle vesti di Caronte, personaggio rivisitato, una voce stupenda, reso inquietante ai limiti della follia. Altra figura che spicca per bravura e voce davvero aulica e sublime è Myriam Somma che interpreta Beatrice, donna ma soprattutto Madonna nel senso stilnovista. Nonostante alcune pecche, quest’opera musicale è indubbiamente da vedere. 

di Valentina Cetrangolo

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