Oggi compie gli anni il giapponese più forte che abbia mai calcato i campi di Serie A. Proprio nella giornata di Juventus-Roma, il punto più alto della sua carriera.
Il destino crea incastri davvero incredibili. E nostalgici. Nella giornata che vedrà Juventus e Roma scontrarsi (ore 20:45 all’Allianza Stadium) per il passaggio alle semifinali della Coppa Italia, ricorre il compleanno di Hidetoshi Nakata. Ma chi è questo personaggio dal nome così orientale? Semplicemente il calciatore giapponese (forse asiatico) più forte che abbia mai calcato i campi della nostra Serie A.
Un uomo che divenne Shogun di Roma conquistando, praticamente da solo, quell’insperato pareggio che permise ai capitolini di Fabio Capello di compiere quel passettino determinante verso lo scudetto del 2001. Un giapponese campione d’Italia. Stile “Holly e Benji“, insomma. Ma che fine ha fatto il fantasista venuto dall’estremo Oriente per illuminare i campi di calcio con le sue giocate? Scopriamolo insieme ripercorrendo anche la sua carriera.
La carriera dello Hidetoshi Nakata
La sua carriera è iniziata tra le fila del Bellmare Hiratsuka, compagine giapponese. Le ottime prestazioni sfoderate in patria convinsero il vulcanico Gaucci, compianto presidente del Perugia, che lo portò in Serie A per 3,5 miliardi di dollari. Scommessa vinta: doppietta all’esordio contro la Juventus e giocate mirabolanti. Le 47 presenze condite con 12 reti gli spalancarono le porte della “Città Eterna” per 30 miliardi di lire più il cartellino di Dmitrij Alenicev. A Roma divenne l’alternativa del mostro sacro Francesco Totti ma riuscì, nonostante il dualismo scomodo, a confezionare lo scudetto romanista del 2001 grazie alla grande priva sfoderata al “Delle Alpi” contro i bianconeri. Goal e propiziazione del pareggio, siglato da Montella. Da 2-0 a 2-2 nel segno di Nakata. Divenne Shogun incontrastato della capitale.
Dopo aver vinto il titolo di campione d’Italia, il nipponico passò l’estate successiva al Parma per 60 miliardi. Nel club ducale vinse la Coppa Italia contribuendo significativamente alla conquista del trofeo nazionale. Fu l’ultimo, vero, acuto di Nakata: nelle esperienze con le maglie di Bologna, Parma e Bolton (Premier League) non riuscì ad incidere come in passato. Si ritirò nel 2006.
Che fine ha fatto lo Shogun?
Ma che fine ha fatto Hidetoshi Nakata? Oggi, l’ex campione d’Italia è ambasciatore degli artigiani giapponesi e produttore di saké. Ma non soltanto. La sua personalità eclettica ed artistica non è stata confinata solo all’interno del rettangolo verde di gioco. Il nipponico disegna gioielli insieme a Giorgio Damiani con cui ha lanciato una collezione a sfondo benefico.
Nel giorno di Juventus-Roma, il momento più alto della sua carriera, compie gli anni il giocatore orientale più forte della storia in Serie A. Presagio per i romanisti? Gli juventini sono giustificati a compiere qualsiasi gesto scaramantico del caso…