Si chiama Namugerwa Leah, ha 15 anni ed è la Greta dell’Uganda.

L’attenzione verso il clima ha trascinato con se anche Namugerwa Leah, una giovane quindicenne dell’Uganda che da otto mesi combatte contro i cambiamenti climatici.

#BanPlasticUg

La prima campagna portata avanti è stata quella contro l’uso delle buste di plastica nella sua scuola.

Con il supporto della comunità, successivamente, ha iniziato una campagna contro i combustibili fossili, i sacchetti di plastica, il degrado delle zone umide e la deforestazione.

In un tweet, ricondiviso poi dalla giovane Greta Thunberg, ha affermato che “un clima più sano è un bene per tutti“.

Da 30 settimane in sciopero

Lo sciopero intrapreso dalla ragazza va avanti ogni venerdì da 30 settimane. Salta la scuola per diffondere la conoscenza e la consapevolezza dei rischi portati dai cambiamenti climatici.

La stessa Uganda sta soffrendo da tempo varie forme di abuso ambientale, dirette e indirette.

Nel nord del paese, ad esempio, una prolungata siccità ha generato desertificazione e fame. Nel sud, invece, delle frane hanno anche provocato alcune vittime.

Uniti per lo stesso obiettivo

Leah, così come Greta, ha iniziato il suo sciopero in solitaria. Con il tempo, però, molti compagni e concittadini hanno iniziato a seguire le sue orme manifestando attivamente per l’ambiente.

Tra le petizioni per un mondo migliore e più sostenibile vi è il bando delle materie plastiche che generano cancro, malattie della palle, ipertensione e diabete.

In uno dei suoi appelli ha anche dichiarato che “Nei bassifondi dell’Uganda, i sacchetti di plastica sono stati citati come la principale causa di colera nella città di Kampala”.

Sebbene il parlamento abbia vietato l’importazione, la produzione e l’uso dei sacchetti di politene, il divieto non è stato ancora applicato.