Nel Metropolitan Today di oggi ricordiamo un fatto storico avvenuto il 2 dicembre 1804, ovvero l’autoincoronazione di Napoleone Bonaparte.

Era infatti a Parigi, precisamente nella cattedrale di Notre Dame, che il condottiero decise di dare una svolta al suo operato, cercando di legittimare il suo regno. Ancora oggi si parla di questo gesto come “l’inizio dell’impero moderno”, ed è il primo atto ufficiale di “propaganda trasparente condotta in chiave moderna“. Tutto questo avviene con la creazione di una nuova cerimonia d’incoronazione, diversa da quella usata solitamente dai re di Francia, dove veniva invece enfatizzato il valore “sacro” della consacrazione del sovrano. Infatti, si procedeva con l’unzione: era l’arcivescovo di Reims in persona a dare l’unzione nella cattedrale di Reims.

Come è avvenuta l’autoincoronazione di Napoleone?

Questa curiosa cerimonia d’incoronazione di Napoleone avviene dunque nella grande cattedrale di Notre Dame di Parigi; non mancava anche la presenza di Papa Pio VII. Napoleone, per l’occasione, mise insieme una serie di riti e costumi, unendo cerimonie della tradizione carolingia, quindi antica, e della Rivoluzione francese. Ovviamente il tutto non mancava di notevole sfarzo. Il 18 maggio 1804, il senato cambiò il governo repubblicano in impero e iniziarono quindi i preparativi per l’incoronazione del nuovo sovrano. L’elezione di Napoleone ad imperatore venne richiesta dalla maggioranza dei cittadini francesi, e fu quindi approvata con un referendum costituzionale nel 1804

Questo speciale rito, costruito appositamente, permise inoltre a Napoleone di rimanere seduto e non inginocchiarsi per gran parte della cerimonia. Questo perché voleva ridurre al minimo il suo omaggio alla chiesa: infatti, da repubblicano e da rivoluzionario, non era intenzionato a sforzarsi. Inoltre, non voleva paragonarsi a un monarca della vecchia scuola, e quindi disse: “Per essere un re si devono ereditare vecchie idee e genealogie. Io non voglio discendere da alcuno.”

Marianna Soru

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Rivista N6 Novembre 2021 “Berlin”