Napoli, basta cadere: è ora di crescere!

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Di Redazione Metropolitan

Il Napoli non è in una bella situazione; non è avvolto da un clima di serenità, sebbene il secondo posto in classifica dimostri tutto il contrario. Per gli uomini di Ancelotti è arrivato il tempo di crescere, in due settimane che possono rappresentare un crocevia per il proseguo della stagione.

Che il Napoli quest’anno avesse qualcosa di diverso lo si è capito dalle primissime due giornate di campionato, con due rimonte importanti contro Lazio e Milan e da una dimensione più internazionale (conferitogli dal nuovo allenatore) che gli ha permesso di dettare legge anche in Champions League.

Giunge però quel momento, e ci si riferisce qui all’ultima settimana, in cui bisogna dimostrare di avere in tutto e per tutto tale caratura d’oltreconfine. La settimana pre-Chievo è cominciata con una dichiarazione di De Laurentiis, non proprio entusiasmante, che recitava:

Le dichiarazioni di AdL della scorsa settimana. Credit: Calciatori brutti

Arriviamo dunque alla partita di domenica pomeriggio. Il Napoli ha storicamente faticato contro la formazione del piccolo quartiere veronese, magari scampandola il più delle volte; tanto che il pareggio è sempre stato uno dei risultati meno accreditati. La partita è tatticamente difficile per i due modi differenti di giocare delle compagini opponenti: il Chievo è più “sporco” e fisico, il Napoli punta sull’agilità e sulla tecnica dei suoi piccoletti. Su un campo bagnato, la differenza si è vista e Ancelotti si è coperto adattandosi al modo di giocare dei clivensi facendo subentrare i più corpulenti Milik e Allan, rendendo l’attacco, però, ancor più prevedibile ed inefficace (Basti pensare che Bani ha sovrastato il polacco ex Ajax così tante volte da aggiudicarsi un 7 in pagella) Neanche Zielinski nella nuova posizione di trequartista ha potuto incidere.

La riunione dello staff del Napoli nel post-gara

Ciò che più preoccupa, se vogliamo, è una riunione tecnica a fine gara da parte dello staff, tecnico e dirigenziale, riguardante un problema di illuminazione che sembra possa aver condizionato l’andamento del 90 minuti. Non certamete un bel segnale per una squadra che, lo scorso anno, ha sfiorato uno scudetto perdendolo per mancanza di lucidità e/o serenità. Insomma, alla vigilia del match decisivo per la qualificazione agli ottavi di Champions League contro la Stella Rossa, i ragazzi di Ancelotti devono ritrovare se stessi. Il passo falso ci può stare ma, a questo punto della stagione, cominciano ad essere troppi. Come se non bastasse, le prossime due giornate di Serie A vedono la diretta concorrente Juventus dover affrontare due impegni difficili come Fiorentina ed Inter; due buone occasioni nelle quali affidarsi alla buona sorte, ma nelle quali dimostrare cosa vuole fare da grande questa squadra.

Il tempo di essere un’eterna seconda è terminato. Il Napoli, ora, deve crescere come mai nella sua storia.

Nicola Gigante