È la prima volta che il Festival di Sanremo cade nel giorno del compleanno di Lucio Dalla. Era un sogno che dal palco dell’Ariston, giungessero a noi, le note mai dimenticate del cantante. Che oggi, 4 marzo avrebbe compiuto 78 anni. E, quest’anno, ricorrono i 50 anni della splendida “Caruso“, che fu presentata al Festival nel 1971; in una serata in cui ‘lo scettro andò’ a “Il cuore è uno zingaro“di Nicola Di Bari, secondo “Che sarà” dei Ricchi e Poveri, Dalla soltanto terzo, fece il miracolo di restare eterno con quella ballata ‘davanti al golfo di Surriento‘. Grazie alla Napoli Mandolin Orchestra, che da Sanremo affiancherà il cantante Ermal Meta, nella nottata dedicata alle cover, verrà ricantato il brano.
Dalle piazze di tutta Italia al palco di Sanremo, il repertorio napoletano, le sonorità campane, vibrano nelle corde dei mandolini; la Napoli Mandolin Orchestra fa venire in mente le nottate rubate a Posillipo, le serenate in fronte al mare, tutto quello che degli orchestranti, come musicisti da strada o i più dotti orchestrali del Settecento, possano al cuore evocare. In giro per il mondo, sottobraccio al loro mandolino. Il principe degli strumenti a Napoli, grazie alle abili mani degli artigiani di Casa Vinaccia, che dalla notte dei tempi lo fecero nascere. Dalla musica barocca, folk, rock non c’è ‘menestrello’ senza le quattro corde di mandolino.
Mandolino tra cuore e braccio
Ermal Meta, in gara è primo in classifica, con “Un milione di cose da dirti“. Per il suo duetto, ha scelto l’eccellenza napoletana, e quella calda melodia ispirata al tenore partenopeo, Caruso, che trascorse gli ultimi giorni della sua vita nella penisola sorrentina. Sarà la serata dei miracoli, quella di stasera del Festival. Ancora le note risuoneranno per Lucio, come da una piazza grande. Lui che ancora gioca a carte e beve vino, e, a modo suo, prende amore e amore da.
Federica De Candia per MMI e Metropolitan Cinema. Seguici sempre!