È accaduto in centro a Napoli. Una donna di 90 anni si era trasferita momentaneamente dalla figlia e al ritorno ha scoperto che la sua casa era stata occupata.
Casa occupata a Napoli: i ladri avevano cambiato la serratura e portato via i mobili
L’anziana professoressa in pensione aveva lasciato la sua casa a Napoli per motivi di salute. La donna si era trasferita in Irpinia per farsi assistere dalla figlia a causa di problemi di salute. Al ritorno ha scoperto che la sua casa nel centro storico di Napoli, vicino Piazza Plebiscito, era stata occupata durante la sua assenza. Il Mattino riporta che i malviventi hanno cambiato la serratura e portato via i mobili dall’abitazione.
A denunciare il caso è stato un prete del quartiere napoletano di Pizzofalcone, dove vive la donna. Don Michele Pezzella dall’altare della chiesa Immacolata ha spiegato che “non è giusto” ciò che la donna ha subìto e che i ladri “non sono veri cristiani”. Il sacerdote ha poi ricordato che questo non è il primo caso di abitazione occupata abusivamente nel quartiere.
Il fenomeno delle occupazioni abusive, non solo in Campania
Il caso dell’anziana di Pizzofalcone non è il primo in Campania. Due eventi analoghi sono accaduti a Pozzuoli, dove a un uomo hanno occupato l’alloggio popolare che gli era stato assegnato. In cinque mesi non è ancora riuscito a farla sgomberare dalle forze dell’ordine. A prendere possesso dell’abitazione è stata una donna con due bambini. Il secondo caso, invece, risale a inizio novembre ed è finito con l’allontanamento degli occupanti abusivi dell’abitazione.
Il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli ha reso noto che, secondo un censimento, in Campania sono 8.000 le case popolari occupate abusivamente, di cui 3.000 in provincia di Napoli. In città sono 2.600 le case popolari occupate abusivamente su 24 mila alloggi totali.
Del fenomeno delle occupazioni abusive si è parlato recentemente anche a Roma. La vicenda che è stata ripresa da molti media è quella di Enrico Di Lalla, 86enne residente nel quartiere Don Bosco. L’anziano era uscito dall’appartamento per andare in ospedale, dove ha trascorso alcuni giorni, e al ritorno ha trovato una giovane rom in casa. Anche in questo caso era stata cambiata la serratura. Le condizioni in cui aveva ritrovato la sua abitazione erano disastrose: “Centinaia di sigarette spente sul tavolo. Pipì di cane sparsa dappertutto. La cera delle candele sciolta sul pavimento e sopra i mobili”, ha raccontato Enrico Di Lalla al Corriere. Ora l’uomo è tornato a vivere in casa sua, ma ci son voluti ben 23 giorni affinché potesse riappropriarsi dell’abitazione.
Giulia Panella
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