Erano gli anni Ottanta, e i grandi network, puntavano a far ascoltare le star straniere. Il mercato musicale cercava di orientare il pubblico sui successi internazionali. Non importa se non si capivano sempre le parole. Le canzoni erano ‘hit’, e si parlava in radio con l’accento inglese. Quando, nella ‘Milano da bere’, raccontata dagli spot con baristi su pattini a rotelle, nacque la prima emittente radiofonica privata, che trasmetteva soltanto musica italiana. Radio Italia il suo nome: il primo disco a iniziare la sua storia, mai interrotta, fu di Pino Daniele.

Fondata dal dj Mario Volanti, titolare di un negozio di dischi, Radio Italia iniziò le trasmissioni venerdì 26 febbraio del 1982. E arrivò a coprire l’intero territorio nazionale nel 1987. Mentre negli anni Novanta, grazie alla tecnologia satellitare, ci fu la sua espansione all’estero; raggiungendo gli italiani in Europa e nelle Americhe. “Ho pensato che era un tipo di radio che aspettavano”, disse Volanti che gestiva il negozio ‘Club del Disco’ di via Felice Bellotti a Milano. All’inizio degli anni ’80 legge l’annuncio su MILLECANALI, della vendita di un trasmettitore per 5 milioni di lire, che comprò per fondare la sua emittente.

Radio Italia, dischi sul piatto

Da una cucina, al civico 23 di via San Gregorio in zona Porta Venezia di Milano, tra fili e altoparlanti, e un’antenna nel tinello, trasmette “Radio Italia“. Il canale radio, trova il suo ‘studio-registrazioni’ nell’appartamento dove dormiva il socio di Volanti, appena separato dalla moglie: “Sul tavolo c’era un bel mixerino che avevo portato io da casa, due piatti da 100.000 lire comprati usati e il microfono”. Ed è subito successo: molti sono i negozi che si sintonizzavano su Radio Italia, perché si parlava poco con sola musica italiana. Gli stessi negozianti diventano sponsor e acquistano spazi pubblicitari. Le prime due voci, che si alternavano come speaker, furono quelle di Mario Violanti e di Francesco Cataldo.

Arrivano i primi ospiti in radio: nel 1986 apre Loredana Bertè, poi altri come Gianni MorandiRiccardo Cocciante, arriva persino dalla Spagna Julio Iglesias. Le sigle sono rimaste nell’immaginario collettivo, jingle che diventano ritornelli noti: “Radio Italia Solo Musica Italiana, una musica che ti tiene compagnia, Radio Italia ti regalerà la felicità, Radio Italia Solo Musica Italiana”. Quando nel 1991 Radio Italia è stata oggetto di un attentato che ha bruciato gli studi, Pino Daniele è stato uno dei primi a recarsi sul luogo, e in segno di sostegno, si è reso disponibile per aiutare la ricostruzione. E ancora ci furono interviste con Claudio Baglioni, Gigi D’Alessio che portò le sfogliatelle, e ai suoi uffici di via Casati a Milano, citofonava anche Lucio Dalla. E per tutti coloro, giovani, che non avevano mai ascoltato un brano dei New Trolls, dei Dik Dik, dei Camaleonti, nasce alla fine del 1999, “Radio Italia anni 60“.

Federica De Candia per MMI e Metropolitan Cinema