Natale e i presepi alternativi moderni: anche Giuseppe può cullare il bambin Gesù

Foto dell'autore

Di Redazione Metropolitan

A Villalta di Cesenatico c’è un presepe in cui Maria riposa mentre Giuseppe si prende cura di Gesù.

Il presepe alternativo di Villalta

È un elogio e un invito alla genitorialità condivisa il presepe di Villalta, frazione di Cesenatico. I ruoli sono diversi rispetto alla tradizione. Ci sono la grotta, il bue e l’asinello e ovviamente Giuseppe e Maria. In questa versione della natività, con più di 20 statue a grandezza naturale, Maria si riposa, stanca dopo il parto e per il viaggio. Giuseppe si prende invece cura del bambino.

Chi lo ha realizzato spiega di aver seguito le indicazioni di una lettera pastorale del vescovo di Cesena, Douglas Regattieri, nell’anno che la Chiesa ha dedicato a Giuseppe, a quanto riporta Vanity Fair.

«Abbiamo voluto dare visibilità a quella bella immagine di una piena paternità di Giuseppe, che culla suo figlio appena nato come qualunque papà, lasciando riposare Maria».

Mauro Moschini del gruppo degli allestitori spiega che non c’è volontà di provocazione:

«Ci siamo chiesti come poter celebrare la figura di San Giuseppe e ci siamo risposti che sarebbe stato bello farlo con qualcosa che non si fa mai ma comunque aderente alla realtà. La tenerezza di un padre verso il figlio appena nato e il riposo della madre che lo ha appena partorito, come accade ovviamente quando si verifica una nascita»

Europa sempre più alternativa e meno “cristiana”

Non è l’unica fuori dagli schemi tradizionali di questo Natale. In Italia recentemente infatti ha suscitato non poche polemiche un’istallazione natalizia nella piazza centrale di Modena: si tratta di un Babbo Natale in tutù.

Un’altra dimostrazione di un’Europa sempre meno legata alle sue radici cristiane e che ha bisogno di trovare alternative. Il documento interno della Commissione rilasciato alla fine di novembre citava: no all’uso di “Miss o Msr”, basta riferimenti religiosi e nomi cristiani.

Segui Metropolitan Magazine su Facebook