Le 3 peggiori feste di Natale nel calcio

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Di Redazione Metropolitan

Allegria, spensieratezza e pochi schemi da seguire durante il Natale, in particolare nelle (non sempre formali) feste di spogliatoio organizzate nel mese di dicembre. In particolare in Inghilterra, terra del calcio, dei party e dei pub, diverse magre figure hanno coinvolto calciatori e club di Premier League nel corso degli anni. Ispirati dai tabloid locali, ne abbiamo scelte tre davvero speciali, con la consapevolezza che, almeno per quest’anno, questa speciale rubrica, non potrà essere aggiornata.

Un Natale con Joey Barton

Già così non sarebbe complicato immaginare cosa possa essere accaduto. O probabilmente sì, viste le molteplici performance che a telecamere accese l’ex centrocampista inglese ci ha abituato a vedere. È il 2004 e Joey Barton gioca nel Manchester City. Il 21 dicembre al Lucid nightclub si festeggia l’imminente Natale e Barton decide di prendersi gioco del canterano citizen Jamie Tandy. Cosa ci può essere di pericoloso nell’usare un giovane calciatore come posacenere? Molto, ma non secondo Barton, che gli spegne una sigaretta sull’occhio. Riceverà una multa corrispondente a tre settimane di stipendio e verrà citato in giudizio da Tandy, che otterrà un risarcimento di £65.000. Sulla scorta dell’episodio, un posacenere come regalo natalizio non è mai una cattiva idea.

Il Carnevale natalizio del Liverpool

Immaginate di essere invitati nel 1990 a una festa in costume dai calciatori del Liverpool. Fin qui tutto bene. Immaginate quindi di travestirvi (magari da Babbo Natale) e trovare davanti a voi Joker, Topolino, Indiana Jones, Satana e Zorro. Non male come gruppo. Se non si considerasse David Burrows, che indossa una divisa militare e dei baffetti discretamente famosi in tutto il mondo. Sì, nella festa in cui siete invitati c’è anche Adolf Hitler. Neanche i fratelli Vanzina erano arrivati a tanto.

La forza del gruppo United

Nel 2007 il Manchester United di Sir Alex Ferguson è ai suoi massimi livelli e dopo qualche mese avrebbe anche alzato al cielo la Champions League. Quella stagione è degna di essere ricordata anche perché l’ultima in cui lo storico tecnico dei red devils concesse di festeggiare il Natale. Difficile biasimarlo, considerando che l’organizzatore della festa era Rio Ferdinand e ad aspettare i suoi compagni c’erano un’ottantina di ragazze. L’alcol ha accompagnato per 15 ore il lungo party, rimasto alla storia per le testimonianze di Rooney, poco in sé mentre diceva al Daily Mirror di essersi vestito da Justin Timberlake. Non è finita benissimo, soprattutto quando una delle invitate ha raccontato di aver sentito “urlare come iene” alcuni calciatori durante un’orgia.

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Francesco Ricapito

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