Natalie Imbruglia, la cantante australiana che negli anni ’90 ha spopolato con il brano Torn, facendo breccia nel cuore di tutti gli adolescenti di allora, ha rilasciato recentemente un’intervista in cui ha rievocato quel periodo della sua vita, non poi così facile: “Mi vestivo così per non mostrare le mie forme, non volevo che qualcuno vedesse com’ero fatta

Perché Natalie Imbruglia non si accettava

Natalie Imbruglia
Natalie Imbruglia nel videoclip di “Torn”

Nei primi anni ’90 Natalie, non aveva neppure 20 anni ma, nonostante ciò vantava già un grande successo internazionale. Tra meno di un mese cadranno 25 anni dalla pubblicazione dell’album Left of the Middle, di cui fa parte il suo pezzo più famoso, diventato un grande classico pop: Torn. In un’intervista in cui ha ripercorso le varie tappe della sua carriera (il passaggio da attrice della soap australiana Neighbours a cantante pop), la cantante dai capelli corti e i profondi occhi azzurri, si è soffermata a raccontare proprio del videoclip che l’ha consacrata un’icona invidiata per la sua naturale e semplice bellezza. Lo stile casual e oversize, fatto da t-shirt, felpa col cappuccio e pantaloni militari, non era affatto una scelta di stile da ‘ragazza acqua e sapone‘, ma espressione del disagio che provava nei confronti del proprio corpo:

«all’epoca soffrivo di dismorfofobia ed ero insicura.» – racconta – «I pantaloni militari non erano nemmeno fighi o alla moda. Mi vestivo così per non mostrare le mie forme, non volevo che qualcuno vedesse com’ero fatta».

Continua poi con ironia:

«Alla fine ha funzionato perché sembravo androgina in un modo cool! Ma la ragione era che pensavo ‘grazie a Dio non devo indossare un vestito!»

Dismorfofobia: la paura di essere brutti

La dismorfofobia è a tutti gli effetti un distrubo psicologico, che nasce dall’eccessiva preoccupazione per i difetti fisici, talvolta anche immaginari, portando il soggetto che ne soffre a vivere uno stato di inadeguatezza e disagio profondo. Il disturbo si osserva principalmente negli adolescenti, di entrambi i sessi, con un’età di insorgenza molto precoce tra i 10-15 anni. Secondo alcuni studi, il 3% delle persone, ne ha sofferto almeno una volta nella vita. Un dato che non sorprende, considerata l’attenzione eccessiva, al limite del maniacale, che la cultura attuale cerca costantemente di imporre attraverso i social. Il tema del Disturbo da dismorfismo corporeo è stato recentemente affrontato anche dalla famosissima show girl Belen Rodriguez, convinta che questo disturbo sia il male del nuovo millennio, ha dichiarato: “Spesso i social media ci portano a recitare una parte e perdiamo di vista la realtà di tutti i giorni“.

Rossella Di Gilio

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