National Geographic Magazine, la famosa rivista scientifica, fu fondata nel 1888 con la pubblicazione del primo numero il 21 settembre di quell’anno.
Trentatré esponenti della comunità scientifica di Washington, riunitisi nel gennaio del 1888 durante il Cosmos Club, decisero di costituire una società votata alla diffusione della conoscenza in ambito geografico.
Gardiner Greene Hubbard fu il primo presidente della National Geographic Society
Il 22 settembre di quello stesso anno il primo numero della rivista vide la luce: conteneva articoli che spaziavano dalla ricerca geologica, alla genetica.
Nel corso degli anni la rivista ha aggiunto elementi che diventeranno i tratti distintivi del marchio. Il 1889 fu l’anno del primo numero con illustrazioni a colori e con in allegato una cartina del Nicaragua. Si tratteggiavano così i primi tratti fondamentali della rivista.
Soprattutto la fotografia assumerà un valore distintivo: già dal 1910 affiancherà sistematicamente il periodico ma è dal 1959 che la fotografia appare in copertina come identificativo del numero.
Nel 1927 comparvero le prime fotografie subacquee a colori al mondo: ritraevano alcuni fondali della Florida. Memorabile, poi, è il numero con in copertina la ragazza afgana fotografata da Steve McCurry.
Al numero di gennaio del 1979 fu allegato un vinile che conteneva i canti di una megattera
Ad oggi è una delle riviste con maggior tiratura, tradotta in 25 lingue. I contenuti spaziano dalla storia, alla geografia, al lifestyle, ai viaggi.
Dal 1997, in aggiunta al già forte engagement dei lettori, c’è il canale National Geographic con una programmazione quotidiana di documentari che spaziano dalla storia alla scienza, cultura e natura.
Dal 1998 esiste anche un’edizione italiana di National Geographic Magazine, edita dal Gruppo L’Espresso.
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a cura di Claudia Cangianiello