
La NBA è sempre segnata da grandi giocatori, da grandi duelli, da grandi scontri generazionali. Michael Jordan contro Kobe Bryant, Kobe Bryant contro LeBron James, e quest’anno LeBron James contro Giannis Antetokounmpo.
Ad oggi però molti giovani giocatori sono in rampa di lancio per rappresentare la nuova generazione d’oro della NBA: andiamo a vedere chi sono.
Luka e Trae alla conquista della NBA
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Oltre ai vari LeBron James e Giannis Antetokounmpo, ci sono anche molte star in erba che stanno dimostrando di poter dominare la NBA in un futuro per niente lontano.
Due su tutti sono Luka Doncic e Trae Young, entrambi entrati in NBA durante il draft 2018, e per la stragrande maggioranza degli addetti ai lavori due dei giovani più promettenti per il futuro dell’Association.
Luka Doncic, soprannominato anche “Luka Magic” dai suoi fan, milita nei Dallas Mavericks (che lo hanno selezionato con la terza scelta) e ha fin qui disputato due stagioni strabilianti. Lo sloveno, prima al Real Madrid, ha letteralmente preso per mano la franchigia texana: il record dei Mavs parla infatti di 39 vittorie e 26 sconfitte, con un settimo posto ad Ovest molto tirato.
Dopo il premio di Rookie of the Year dello scorso anno quest’anno Doncic ha conquistato la prima convocazione all’All Star Game, da titolare per Team LeBron. Le medie del giocatore sloveno parlano chiaro: 28.5 punti, 9.4 rimbalzi e 8.7 assist ad allacciata di scarpe, per un futuro che sembra essere più luminoso che mai.
La luce nel buio di Atlanta
“L’antagonista” di Luka Doncic sembra essere solo uno, Trae Young: la talentuosa guardia proveniente dagli Oklahoma Sooners è stato selezionato al draft con la scelta numero 5 dagli Atlanta Hawks, ovvero due posizioni sotto Doncic. Fin da subito la stampa ha acceso la rivalità tra i due forti giovani, che in realtà sembrano essere molto amici, come si è visto durante tutto l’All-Star Weekend.
Un po’ più complicata la stagione degli Atlanta Hawks, nonostante i numeri di Trae Young. La franchigia della Georgia infatti occupa l’ultimo posto nella Eastern Conference, con un eloquente record di 19 vittorie e 46 sconfitte. Nonostante un’altra stagione da horror per gli Hawks, non si può dire lo stesso di Trae. Il 21enne di Lubbock viaggia infatti a 29.4 punti, 4.3 rimbalzi e 9.2 assist a partita, guadagnandosi anch’esso la convocazione da titolare all’All Star Game.
Con l’avvento di questi due fenomeni il futuro per tutta la NBA sembra più roseo che mai. Ma non sono solo Doncic e Young i giovani pronti a cambiare le sorti della lega.
I nuovi rookie NBA

Infatti l’ultimo draft ha regalato al mondo NBA e a tutti gli appassionati di pallacanestro un altro paio di giocatori che sembrano pronti per stupire.
Il primo su tutti è l’uragano Zion Williamson, atteso ai piani alti della NBA da quando è all’high school. Zion è stato a mani basse la prima scelta del draft 2019, e si è accasato ai New Orleans Pelicans. Uragano perchè si tratta di un giocatore dal fisico spaventoso e da un atletismo ancora maggiore: 198 centimetri di altezza per 129 chilogrammi, letteralmente un armadio a tre ante volante.
Williamson ha saltato la prima parte di stagione, ma quando ha messo piede sul parquet ha spazzato via tutti i dubbi che si stavano alzando sul suo conto: in diciannove partite disputate il prodotto di Duke ha totalizzato 23.6 punti, 6.8 rimbalzi e 2.2 assist.
Il ritorno in campo di Zion ha svoltato la stagione dei giovani New Orleans Pelicans, i quali stanno risalendo la china della Western Conference: la franchigia della Louisiana occupa la nona posizione con 28 vittorie e 36 sconfitte, appena fuori dalla zona Playoff.
Morant e i nuovi Grizzlies
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La vera “sorpresa” però di questo ultimo draft è senza ombra di dubbio Ja Morant, il candidato numero uno a ricevere il premio di “Rookie of the Year”. Sorpresa tra virgolette perchè il prodotto di Murray State è stato selezionato con la seconda scelta al draft dai Memphis Grizzlies, appena dietro Williamson.
Morant ha preso per mano una squadra molto giovane, che conta tra le proprie fila altri giocatori promettenti come Jaren Jackson Jr e Brandon Clarke. Statistiche di livello per il numero 12, nativo di Dalzell: 17.7 punti, 3.5 rimbalzi e 7 assist a partite per la nuova guardia dei Grizzlies.
L’avvento di Morant ha riportato i Memphis Grizzlies in zona Playoff: la franchigia del Tennessee occupa al momento l’ultimo posto utile, l’ottavo, con un record di 32-32.
Il giovane esperto in NBA

La nuova stagione NBA sta dando risalto però ad un altro grande talento, ormai nella Lega da tre anni. Si tratta di Jayson Tatum, entrato nell’Association durante il draft del 2017 e selezionato con la terza scelta assoluta dai Boston Celtics.
Dopo le prime due stagione con molti alti e bassi, quest’anno Tatum sembra essere migliorato molto, soprattutto per quanto riguarda la costanza. Anch’esso prodotto di Duke, Tatum sta trascinando i Celtics ai vertici della Eastern Conference: i Celtics infatti occupano la terza piazza con 42 vittorie e 21 sconfitte, dietro solamente a Milwaukee Bucks (53-11) e Toronto Raptors (45-18).
Medie stagionali in miglioramento netto per Tatum, il quale ad allacciata di scarpe totalizza 23.4 punti, 7.1 rimbalzi e 3 assist.
Poche cose sono sicure, ma una di queste è che la NBA sembra poter essere in buone mani, anche negli anni avvenire, in un futuro post LeBron James.
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