I finanzieri del Comando Provinciale hanno eseguito un sequestro preventivo di beni per un valore di oltre 50 milioni di euro nei confronti di alcuni imprenditori catanzaresi. L’operazione coordinata è stata diretta dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Gli indagati sono accusati di concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, trasferimento fraudolento di valori aggravata dall’avere agevolato la ‘Ndrangheta.
Uno degli indagati è un imprenditore di 50 anni, Giuseppe Lobello, presumibilmente legato ad alcune attività di ‘Ndrangheta dell’isola di Capo Rizzuto. Egli avrebbe fatto da intermediario con atri imprenditori sottoposti ad estorsione per lavori svolti nel catanzarese. Tutto questo raccogliendo quindi il denaro dalle vittime e consegnato in date prestabilite, ai vertici del clan.
Gli indagati complessivamente sono 16. Tra cui Giuseppe Lobello che è stato condotto immediatamente in carcere, mentre altri sei indagati sono agli arresti domiciliari. Il gip del Tribunale di Catanzaro ha disposto la misura interdittiva del divieto temporaneo di esercizio della professione di ragionieri, consulenti, commercialisti per la durata di un anno nei confronti di altri 3 indagati.
Giulia Di Maio