Commediografo statunitense tra i più prolifici, Neil Simon racconta con ironia vizi e virtù della famiglia americana. Da A piedi nudi nel parco a La strana coppia

Dopo la malinconia e il tormento dei personaggi di Tennessee Williams, prosegue la nostra carrellata di autori americani della seconda metà del ‘900, questa volta con Neil Simon (New York, 4 luglio 1927 – New York, 26 agosto 2018) . Anche lui impietoso nel mettere a fuoco la parabola discendente della famiglia americana, spostando l’osservazione sulle classi sociali più agiate.

NEIL SIMON (C) DAL WEB
Neil Simon
NEIL SIMON (C) DAL WEB

Sempre con humor, però. Che sia la delusione per una vita di coppia meno effervescente del previsto (A piedi nudi nel parco del 1963) o per il disagio creato da un amico che invita a cena e poi si fa trovare cadavere in casa mettendo a rischio la propria promettente carriera politica (Rumors, 1988).

La produzione di Simon attraversa oltre mezzo secolo del Novecento mostrando l’America d’oro fino (o finto) del dopoguerra, con personaggi ormai liberi da stereotipi. Né eroi, né virtuosi, né maledetti. Nel teatro di Simon tutto è normale, medio, ordinario. Non ci sono drammi, o per lo meno, le vicende, anche se lo sono, vengono trattate dal punto di vista dell’uomo medio che, proprio a causa della sua limitatezza, riesce a trasformare una tragedia in qualcosa di grottesco.

JACK LEMMON E WALTER MATTHAU, ANCHE PROTAGONISTI DELLA TRASPOSIZIONE CINEMATOGRAFICA DE LA STRANA COPPIA (C) DAL WEB
Neil Simon
JACK LEMMON E WALTER MATTHAU, PROTAGONISTI DELLA TRASPOSIZIONE CINEMATOGRAFICA DE LA STRANA COPPIA (C) DAL WEB

Altri ancora attraversano la vita spensieratamente come Alan Baker, lo scapolo di Alle donne ci penso io, opera di esordio del 1961. Già da qui, dove Simon mostra l’America allegra che guarda al presente con disimpegno e si allontana dalle tradizioni anticipa il tema costante di buona parte della produzione teatrale del periodo: famiglia e tradizioni che mostrano le loro fragilità.

Ma è pur sempre un’America ottimista. La coppia di A piedi nudi nel parco, al debutto il 21 ottobre 1963 al Biltmore Theater di Broadway con Robert Redford ed Elisabeth Ashley, alla fine si riprende il suo sogno di coppia felice. Lo fa proprio giocando sul filo dell’ambiguità di fondo del marito, un po’ compassato e un po’ bambino indifeso, che senza quella crisi non sarebbe mai venuta alla luce.

ROBERT REDFORD E JANE FONDA NELLA TRASPOSIZIONE CINEMATOGRAFICA DI A PIEDI NUDI NEL PARCO, 1967 (C) DAL WEB
Neil Simon
ROBERT REDFORD E JANE FONDA NELLA TRASPOSIZIONE CINEMATOGRAFICA DI A PIEDI NUDI NEL PARCO, 1967 (C) DAL WEB

Che sia la convivenza forzata di due uomini divorziati (La strana coppia, al debutto il 3 ottobre 1965 al Plymouth Theatre di Broadway) o le relazioni amorose che si intrecciano sullo sfondo dell’Hotel Plaza (Appartamento al Plaza, 1968), alle prese con problemi di insoddisfazione e incomunicabilità, tutto si dissolve con impalpabile leggerezza.

Simon vuole regalare allo spettatore il piacere di spiare dal buco della serratura la vita delle persone. Fargli scoprire che davvero nessuno è perfetto. Infine, fargli amare la città che ha raccontato con passione per tutta la sua lunga carriera, New York.

Anna Cavallo