Sono 700, secondo Al Jazeera, i morti provocati dagli attacchi israeliani sul Libano a partire da lunedì scorso. Il governo di Tel Aviv ha respinto la richiesta degli alleati di un cessate il fuoco di 21 giorni in e ha giurato di continuare a combattere i militanti di Hezbollah “fino alla vittoria”, in vista dell’atteso discorso del Primo Ministro Benjamin Netanyahu all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Gli Stati Uniti, la Francia e altri alleati hanno presentato la proposta di tregua lunga 21 giorni nella giornata di mercoledì, dopo che il presidente Joe Biden e il suo omologo francese, Emmanuel Macron, si sono incontrati a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York.
Oggi Benjamin Netanyahu parlerà all’Assemblea generale dell’Onu: il premier israeliano è già arrivato a New York, un giorno dopo l’intervento del presidente palestinese Abu Mazen. Le proteste dei manifestanti pro-Gaza sono già cominciate: gruppi di attivisti hanno bloccato l’accesso alla stazione centrale della città, mentre altri si sono radunati sotto al Palazzo di Vetro. “Israele apprezza gli sforzi degli Stati Uniti e le discussioni continueranno nei prossimi giorni”, si legge in un comunicato condiviso dall’ufficio del primo ministro israeliano, riguardo ai tentativi di trovare una proposta per il cessate il fuoco.
Nella notte, l’ufficio del primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, ha rilasciato una dichiarazione su X in merito ai “resoconti errati” sull’iniziativa di cessate il fuoco guidata dagli Usa.
“È importante chiarire che, all’inizio di questa settimana, gli Stati Uniti hanno informato Israele della loro intenzione di proporre, insieme ad altri partner internazionali e regionali, una proposta di cessate il fuoco in Libano. Israele condivide gli obiettivi dell’iniziativa, volti a consentire alle persone di tornare in sicurezza nelle proprie case lungo il confine settentrionale ed apprezza gli sforzi degli Usa in questo senso”
Nel raid aereo su Beirut che martedì ha ucciso Ibrahim Qubaisi, comandante della divisione missilistica di Hezbollah, sono stati uccisi anche il suo vice e un altro comandante di grado superiore. Lo riferiscono oggi le Forze di difesa israeliane (Idf) annunciando la morte di Abbas Sharafeddine, vice di Qubaisi, e Hussein Ezzeddine, comandante di alto rango della divisione missilistica. Secondo le Idf, Ezzeddine era vicino al capo militare di Hezbollah, anche lui ucciso, Fuad Shukr.