Al top di Netflix: con 70 milioni di abbonati collegati in 28 giorni, Lupin batte le due serie più viste finora tra le original Netflix, ossia la saga in costume Bridgerton (63 milioni), tratta dai romanzi di Julia Quinn e appena rinnovata per una seconda stagione, e La regina degli scacchi (62 milioni), che ha consacrato la bravura di Anya Taylor-Joy. Lupin è qualcosa in più di una serie live action. La nuova serie Netflix che ha conquistando il pubblico sia in Italia che all’estero, creata da George Kay in collaborazione con François Uzan e che offre la reinterpretazione moderna delle avventure del personaggio inventato dalla penna di Maurice Leblanc, si è conquistata il primo posto in moltissimi paesi, tra cui Spagna, Polonia, Argentina, Vietnam, Filippine e Brasile. I dati sono stati riportati dalla rivista Variety, e rilanciati poi dai quotidiani francesi che hanno sottolineato come il successo di Lupin stia stabilendo un record per gli show televisivi nazionali.

Lupin: il mito rivive tra flashback e colpi di scena

Sullo stampo di quanto già visto anche in serie quotate come La casa di carta, Netflix ha deciso di ridare vita a Lupin nella Parigi dei giorni nostri affidando il ruolo di ladro e gentiluomo al simpatico e bravo Omar Sy vincitore del premio Cesàr con Quasi Amici. Una notte come tante a Parigi. Le sale del Louvre sono illuminate da luci soffuse. Nessun visitatore all’interno del museo, solo gli addetti alle pulizie. E l’Arsène Lupin del XXI secolo è tra loro, in tuta e cappello. Assane, nativo del Senegal, circa quarant’anni, è attratto da un collier di diamanti appartenuto alla regina Maria Antonietta esposto in una teca. Il prezioso oggetto di proprietà della famiglia Pellegrini sarà battuto all’asta in pochi giorni. Lupin non è, però, intenzionato a rubarlo per un tornaconto economico. Impadronirsi del collier di diamanti significa anche saldare i conti con il proprio tragico passato.

Netlfix "Lupin" con Omar Sy - Photo credits: web
Netlfix “Lupin” con Omar Sy – Photo credits: web

Dal personaggio dei libri di Maurice Leblanc, il protagonista della serie francese conserva alcuni dei tratti più caratteristici: il fascino, la cortesia, del resto è del ladro gentiluomo che stiamo parlando, l’abilità di travestirsi senza farsi mai scoprire, la prontezza di riflessi e l’ingegno multiforme. Nessuno sospetterebbe del figlio di un immigrato. Nessuno immaginerebbe che si tratta, in realtà, di un ladro elegante nelle movenze, astuto e ironico. Nota di merito, infine, per la breve ma intensa colonna sonora di Mathieu Lamboley, tra suggestioni vintage e pulsioni moderne affiancando sonorità funk e jazz da poliziesco anni Settanta a bassi hip hop. Anche se deve ancora essere confermata una data di uscita per la seconda parte di questa entusiasmante serie francese, è giusto presumere che non dovremo aspettare troppo a lungo.

Omary Sy in "Lupin" - Photo credits: web
Omary Sy in “Lupin” – Photo credits: web

Come calcola gli spettatori Netflix

rating, lo share, gli ascolti in televisione, sono quella cosa apparentemente impossibile da decifrare in base alla quale viene decisa la sorte dei nostri amati show. La società californiana aveva finora mantenuto un riserbo totale sulle visualizzazioni dei suoi programmi. Ad oggi il famoso servizio streaming Netflix calcola come un singolo spettatore, chiunque abbia guardato anche solo due minuti di un contenuto particolare. Non serve infatti guardare un’intera stagione, e tantomeno concludere la visione di un singolo episodio. Se quindi qualcuno si dovesse scordare di spegnere Netflix e questo visualizzasse una determinata serie, si verrebbe contati come spettatori.

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Giuliana Aglio