Netflix, Sarandos si scusa per lo show di Chappelle

Foto dell'autore

Di Redazione Metropolitan

Il co-ceo di Netflix Ted Sarandos ha ammesso di aver sbagliato continuando a trasmettere lo show di Dave Chappelle. Il comico accusato di aver fatto battute transfobiche è al centro delle polemiche di questi giorni dopo che alcuni dipendenti del colosso dello streaming hanno minacciato lo sciopero.

Netflix: Chappelle accusato di essere anti-trans, le scuse di Sarandos

“The Closer”, lo show comico targato Netflix di Dave Chappelle è finito nella bufera per alcune battute dell’autore. Il comico è stato accusato di essere anti-trans, ma nonostante ciò il co-ceo di Netflix Ted Sarandos ha continuato a proporre lo show nella vasta selezione di prodotti in streaming sulla piattaforma.

Ora Sarandos ha dichiarato le sue colpe sulle pagine del Wall Street Journal:

Da capo dell’azienda avrei dovuto cogliere la necessità di guidare con umanità. Avrei dovuto riconoscere che un gruppo dei nostri dipendenti era stato veramente male per le battute di Chappelle.

Infatti, dopo la messa in onda dello show un gruppo di dipendenti si era sentito offeso da alcune battute del comico e aveva minacciato lo sciopero. Il co-ceo della piattaforma ha ammesso di aver sbagliato il modo in cui ha comunicato allo staff la decisione di mantenere lo show nel palinsesto. Sarandos aveva menzionato la popolarità dello show tra il pubblico e affermato che quella di Chappelle era “satira”, difendendo la creatività degli artisti.

Le frasi di Chappelle incriminate riguardavano alcune dichiarazioni del comico sul genere. Dave Chappelle aveva affermato che “il genere è un fatto“, qualcosa che non si può cambiare dalla nascita. Aveva inoltre paragonato la comunità dei trans ai bianchi che per far ridere si dipingevano la faccia di colore nero.

Dopo le critiche mosse allo show, Sarandos aveva messo in dubbio il rischio che questo potesse provocare ripercussioni negative sulla comunità LGBTQ. A smentirlo ci hanno pensato gli attivisti di “Human Rights Campaign“. L’associazione ha reso noto che solo nel 2020 ben 44 trans sono morti assassinati. Si tratta del numero più alto dal 2013, anno in cui l’organizzazione ha cominciato a raccogliere i dati.

Ted Sarandos ha annunciato altri cambiamenti per Netflix

Le critiche alla gestione dello show di Chappelle sono arrivate dopo i numeri da record della serie più vista del momento, “Squid Game“. Grazie anche alla serie sudcoreana, la piattaforma ha raggiunto i 4,4 milioni di abbonati nel terzo trimestre dell’anno e punta a chiudere il 2021 con ulteriori 8,5 milioni di abbonati.

“Squid Game” risulta la più vista di sempre su Netflix dal suo debutto, con 142 milioni di utenti che l’hanno scaricata nelle prime quattro settimane. Ora per quanto riguarda i parametri per valutare il successo di film e serie tv, la piattaforma ha annunciato dei cambiamenti. L’azienda si baserà sul numero di ore e non più su quanti hanno visto i primi minuti di film e serie nei primi 28 giorni. Il nuovo indicatore terrà anche conto di quante volte un prodotto è stato visto e rivisto e risulterebbe così migliore dei parametri attuali.

Giulia Panella

Seguiteci su

Facebook
Twitter
Instagram