New York come Roma: anche la Grande Mela ha il suo “Spelacchio”

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Di Redazione Metropolitan

Il celeberrimo Christmas Tree di Rockfeller Center è famoso per essere una delle attrazioni più fotografate nella East Coast nel periodo natalizio. Quest’anno, però, molti cittadini pensano che l’albero rappresenti proprio il mood del 2020.

Quest’anno, Spelacchio parla americano

Ieri, 18 novembre 2020, New York ha dato inizio ad i tipici preparativi natalizi con il primo – ed indiscusso – simbolo, il Christmas Tree, installato a Rockfeller Center. L’albero è una delle attrazioni più fotografate ed ammirate dai turisti che visitano la Grande Mela in Dicembre. Purtroppo, quest’anno, la pandemia di Coronavirus ha gettato un velo di tristezza e malinconia anche sulla festività più allegra di sempre, trasformando il suo protagonista in un’icona davvero poco gioviale. L’abete norvegese, alto 23 metri, risulta spelacchiato alla base e molti, tra cui la testata giornalistica The Cut, afferma che l’albero rappresenti “l’isteria elettorale” ed “il panico da Covid“.

L’albero di Charlie Brown

Moltissimi sono stati i commenti degli utenti sui social, indignati e divertiti, alla vista del simbolo natalizio di New York. Qualcuno ha twittato: “L’albero di Natale del Rockefeller è un po’ come tutti noi nel 2020” oppure “Sappiamo che è il 2020 e tutto è terribile, ma l’Albero di Natale dovrebbe essere un po’ più folto”. Molti, invece, hanno paragonato il Christmas Tree all’albero poco riuscito di Charlie Brown, nelle strisce dei Peanut’s.

A favore della causa, l’account di Rockfeller Center ha risposto alle numerose critiche avanzate dal popolo del web: “Wow, quindi siete tutti in splendida forma dopo due giorni di viaggio? Aspettate che si accendano le mie luci! Ci vediamo il 2 dicembre“. L’albero, ovviamente, deve essere ancora decorato e tutti sperano che, il 2 dicembre, il Christmas Tree per eccellenza, sia degno di esprimere l’importanza che il Natale rappresenta per i cittadini di New York.

Chiara Bigiotti