NFL, la salute dei giocatori è prioritaria

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Di Redazione Metropolitan

I training camp della NFL apriranno in 6 settimane circa, non è però ancora chiaro con quali restrizioni e regole per giocatori e staff. Come tutti sappiamo il Sars Cov 2 non è stato ancora debellato. Questo è sicuramente un punto importante che la lega dovrà tenere in conto.

Il rischio rimane alto

Lunedì mattina NFL Network ha comunicato che molti dei giocati delle squadre dei Dallas Cowboys e Houston Texas sono risultati positivi al Coronavirus. Questo è successo ancor prima che i giocatori tornassero al lavoro nelle varie strutture di allenamento delle rispettive squadre.

La NFL dovrà valutare il da farsi

In una condizione simile è quindi assai necessario che la lega NFL prenda decisioni importanti su come permettere ai giocatori di tornare al lavoro senza essere a rischio. Stiamo parlando di giocatori sicuramente in forma ed in salute, ma il Coronavirus, come sappiamo, non fa distinzioni e non è assolutamente concepibile mettere a rischio gli atleti. Come non è concepibile mettere a rischio i fan, per questo gli stadi per ora non prevedono ancora la loro presenza.

Nfl Stadium - Getty Images

E’ opportuno considerare che qualsiasi impatto sulla respirazione di un giocatore, in uno sport dove lo sforzo è molto alto, sia un rischio alla salute dello stesso che va assolutamente evitato.

La lega pare stia lavorando con il brand di occhiali da sole Oakley per la realizzazione di facemask complete che possano proteggere i giocatori. Questo non le rende però infallibili e non è ancora chiaro quando quest’ultime potrebbero essere disponibili. Non è stato inoltre indicato se quest’ultime saranno rese d’obbligo ai giocatori.

Il direttore esecutivo Mayer ha comunque fatto sapere che saranno eseguiti 3 test a settimana. Inoltre un test con il risultato certo al 90% sarà disponibile a fine luglio, permetterà di testare tramite saliva la presenza o meno del Sars Cov 2.

E’ comprensibile che si voglia tornare a giocare, ma vale la pena di rischiare che centinaia di persone finiscano infette? Tenendo conto che tra staff ed opearatori degli stadi, sono presenti molte persone di età avanzata.

Ci auguriamo che la lega possa riuscire a prendere la decisione più giusta o che si riesca a trovare un modo per rendere tutto più sicuro, per tutti.

Foto in copertina: Getty Imges

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Autore: Nicola Corradin