Nicole Kidman è un’attrice e produttrice statunitense nata il 20 giugno 1967 a Honolulu, Hawaii. È tra le grandi protagoniste dello star system hollywoodiano. La sua bellezza eterea è solo un’appendice al suo immenso talento. Ha lavorato con i più grandi attori e registi e da diversi anni lavora come produttrice di grandi progetti seriali e cinematografici come la serie crime al femminile “Big Little Lies” (2017-2019), diretta da Jean Marc Vallèe che la vede tra le protagoniste nei panni di una madre borghese vittima di un marito violento.
Il suo debutto nel cinema avvenne in Italia con un piccolo film per la tv del 1987, dal titolo “Un’australiana a Roma” diretto da Sergio Martino. Nicole Kidman, appena ventenne con una lunga chioma riccia è Jil, una turista australiana che fa perdere la testa a due fratelli romani. L’abbiamo vista invece l’ultima volta nel film di Robert Eggers “The Northman” (2022) in cui interpreta la madre del vichingo protagonista, nel film biografico “A proposito dei Ricardo” (2021) diretto da Aroon Sorkin, per cui ha ricevuto la candidatura come miglior attrice agli Oscar e nella grande saga della DC studios “Aquaman”. Nel 2019 insieme a Margot Robbie e Charlize Teron è nel film di denuncia “Bombschell-la voce dello scandalo”.
Nicole Kidman, i ruoli sinistri
L’attrice ha partecipato a diversi film di genere tra il thriller e l’horror. Il più controverso è sicuramente “Eyes Wide Shut” (1999) di Stanley Kubrick dove recita a fianco del suo ex marito Tom Cruise. I due sono una coppia dalla vita apparentemente idilliaca, che esplora la propria relazione in un mondo sotterraneo di lussuria e fantasie peccaminose. Ha spaventato intere generazioni di spettatori l’horror di Alejandro Amenábar “The Others” (2001) in cui Nicole Kidman è una madre apprensiva che vive isolata in una grande casa insieme ai due figli affetti da una malattia misteriosa che gli impedisce di venire a contatto con il mondo esterno.
È Evelyn, la madre problematica di una gotica Mia Wasikowska nell’horror raffinato “Stoker” (2013) dell’acclamato regista sudcoreano Park Chan-wook. Le due figuri femminili sono in balia del fascino di Charlie, un ambiguo zio arrivato da lontano. In “L’inganno” (2017) di Sofia Coppola, Nicole Kidman interpreta la direttrice di un collegio femminile che deve proteggere le sue giovani adepte dall’arrivo di un colonello che incarna una minaccia per la loro incolumità. Per questo ruolo per certi versi sanguinario ha ricevuto un riconoscimento al Festival del cinema di Cannes.
Nel 2017 il talentuoso regista greco Yorgos Lanthimos, la sceglie per il suo terzo lungometraggio “Il sacrifico del cervo sacro”. Un film cupo pervaso da tensione drammatica. Anche in questo caso il suo personaggio, la moglie di un facoltoso chirurgo si trova in balia della follia di un giovane in cerca di vendetta.
Gli altri ruoli celebri
Il film che ha portato Nicole Kidman a vincere l’Oscar per la migliore interpretazione femminile è stato “The hours” di Stephen Daldry. Un film che riflette sulla figura della grande scrittrice inglese Virginia Woolf, collocandola in diverse epoche e scenari. L’attrice affronta la fase più drammatica della vita della scrittrice, quella terminale che l’ha portata alla scelta del suicidio, dopo aver terminato il suo libro più celebre “Mrs.Dalloway”. Celebre è anche il suo ruolo in quello che ormai è diventato un classico del genere musical, “Moulin Rouge” (2001) del visionario Baz Luhrmann. Satine (Nicole Kidman) è la stella di un locale parigino che si innamora di un giovane scrittore squattrinato.
“Ritorno a Could Mountain” (2003) e “Australia” (2008) sono i due grandi melodrammi che fanno l’occhiolino al cinema classico hollywoodiano e che vedono brillare il talento e la bellezza di Nicole Kidman, travolta da grandi passioni e costretta ad affrontare diversi ostacoli per raggiungere un lieto fine. Da ricordare è anche l’incursione nel genere commedia con i due remake che la vedono protagonista: “La donna perfetta” (2004) e “Vita da strega” (2005). Indimenticabile resta la sua interpretazione del personaggio letterario di Isabel Archer, nell’adattamento da Henry James “Ritratto di Signora” (1999) dove si lascia sedurre da un’affascinante Jhon Malkovich.
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Eleonora Ceccarelli