Nessuna visita agli amici a partire dal 4 maggio perché questi non rientrano tra gli “stabili legami affettivi” che giustificano gli spostamenti della fase due.
Lo precisano fonti del Governo dopo l’uscita delle Faq interpretative del dpcm sulla fase 2. Nelle spiegazioni pubblicate sul sito della Presidenza del Consiglio si fa riferimento al termine “congiunti” chiarendo che “L’ambito cui può riferirsi la dizione “congiunti” può indirettamente ricavarsi, sistematicamente, dalle norme sulla parentela e affinità, nonché dalla giurisprudenza in tema di responsabilità civile”.
Chi sono i congiunti a cui si può far visita “Alla luce di questi riferimenti”, aggiungono le Faq del Governo, “deve ritenersi che i “congiunti” cui fa riferimento il DPCM ricomprendano: i coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, nonché i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge).”
Gli amici non sono relazioni affettive stabili
Alcuni hanno iniziato ad ipotizzare che lo “stabile legame affettivo” citrato potesse comprendere anche gli amici di vecchia data che non è stato più possibile rivedere a causa del lockdown ma, interpellato sulla questione, Palazzo Chigi ha chiarito ulteriormente che la Relazione stabile affettiva non comprende gli amici. Le stesse Faq ricordano che anche se sono consentiti gli spostamenti per incontrare i propri congiunti, che devono considerarsi tra gli spostamenti giustificati per necessità, “è comunque fortemente raccomandato limitare al massimo gli incontri con persone non conviventi, poiché questo aumenta il rischio di contagio”.