Nikola Tesla era nato il 10 luglio del 1856, nella odierna Croazia, all’epoca Dalmazia. Fu un inventore, un fisico e un ingegnere elettrico, mise a punto l’inventore della radio. Suo padre era un ministro del culto ortodosso, mentre la madre era una donna non istruita, ma dalla straordinaria memoria. Nacque nell’impero austro-ungarico e si naturalizzò negli Stati Uniti. Terminò gli studi in matematica e fisica in Austria, al Politecnico di Graz e si laureò, nello stesso periodo, in filosofia a Praga. Si dice studiasse venti ore al giorno e ne dormisse solo due.
Nikola Tesla e i suoi studi scientifici precoci
Già dal’infanzia, Nikola Tesla rivelò una grande sensibilità che gli consentiva, ad esempio, di sentire, completamente al buio, la stessa esistenza degli oggetti e vedeva anche dei lampi di luce. Lo scienziato si dedicò anima e corpo allo studio della corrente alternata. Era il 1881 quando iniziò a formulare il principio della rotazione del campo magnetico. Questo principio era essenziale per l’erogazione della corrente elettrica. Nel 1883 realizzò il primo motore a induzione di corrente alternata. Si trovava a Parigi, come dipendente della Edison Continental Company.
Le grandi scoperte dello scienziato croato
A Nikola Tesla si devono importanti scoperte: innanzitutto, quella che in natura esistono dei campi energetici che possono essere utilizzati e che prendono il nome di etere. Tesla rilevò che attraverso l’etere era possibile trasmettere altre forme di energie, ad esempio quella elettrica. Scoprì inoltre che la terra è un enorme conduttore di elettricità. Tesla fu una figura molto importante soprattutto per gli studio compiuti nel campo dell’elettromagnetismo e sulle onde radar. Negli Stati Uniti fu tra gli scienziati più popolari, definito letteralmente folle, specie negli ultimi anni della sua vita. Ebbe diversi e prestigiosi riconoscimenti e per ben due volte rifiutò il Premio Nobel, rispettivamente nel 1912 e nel 1915.
Nikola Tesla e la guerra con Marconi ed Edison
Celeberrima la sua guerra con Guglielmo Marconi e con Thomas Edison. Finanziato da J.P. Morgan per 150 milioni di dollari, Tesla costruì una torre altissima sulle scogliere di Wanderclyffe, Long Island, a New York. Si trattò della prima stazione trasmittente. Nel 1901 Guglielmo Marconi riuscì a trasmettere la lettera S oltreoceano, cosa che indignò Morgan che ritenne opportuno ritirare il cospicuo finanziamento concesso a Tesla, che incominciò ufficialmente la sua lunga diatriba con Marconi. All’inizio della prima guerra mondiale si dedicò allo studio dei dispositivi radar, utili per individuare le navi nell’oceano. Tuttavia, alla fine fu proprio Guglielmo Marconi a sviluppare e a portare a compimento definitivo tale concetto. I contatti tra i due scienziati erano continui.
Nel 1934 sempre Marconi mise a punto il collegamento radiotelegrafico fra l’Elettra (il suo laboratorio situato su un veicolo natante) ed il radiofaro di Sestri Levante. Successivamente, nel 1935, fece esperienze di avvistamento sulla Via Aurelia. Sembra proprio che i numerosi incontri fra lo scienziato italiano e Tesla abbiano fatto sì che il primo si appropriasse più volte delle sue idee e quindi scoperte.
I grandi rifiuti di Tesla e la sua fine in solitudine
Tesla rifiutò il Premio Nobel per la Fisica nel 1912, proprio perché non gli era stato assegnato nel 1909 al posto di Guglielmo Marconi. Fece il medesimo rifiuto nel 1915, perché non ci fu l’intenzione da parte sua di condividerlo con Edison. Solo nel 1917 si decise ad accettare la Edison Medal, in virtù dei suoi importanti contributi al sapere scientifico.
Vero e proprio scienziato pazzo, come veniva considerato dai più, soprattutto negli ultimi anni della sua esistenza, si spense nel suo appartamento da solo nel gennaio del 1943, presumibilmente il 7. Cinque mesi dopo la Corte Suprema degli Stati Uniti riconobbe ufficialmente Nikola Tesla come l’inventore della radio.