
Nina Moric racconta il suo calvario attraverso un’intervista rilasciata per Oggi. Il triste racconto del suo ricovero all’Humanitas dello scorso maggio a causa di una infezione al seno. Ricoverata per 20 giorni dice di aver vissuto questo momento complicato nella completa solitudine, solo un amico è andato a trovarla, racconta durante l’intervista, nessun’altro. Nessun familiare, neanche suo figlio Carlos, con cui ha un rapporto difficile, nonostante l’amore materno: “Mio figlio non è famiglia: è parte di me, siamo le due metà della luna, ce l’ho dentro. Ma è tanto che non lo vedo“
La paura di invecchiare
Continua l’intervista parlando del suo rapporto malsano con la televisione, come sia stata influenzata negativamente dagli standard che ogni giorno in quell’ambiente devono essere rispettati per la paura di poter perdere il lavoro : “Prima ho abusato di botulino e di acido ialuronico, ma è da due anni che non mi faccio punturine. Avevo il terrore di invecchiare, che è tipica del mio ambiente di prima. E non è solo una questione di vanità. È la paura di non lavorare più. Se ti fai vedere con le rughe, ti insultano. Se le combatti, le rughe, ti insultano lo stesso. Ero schiava di quel sistema malato. Ho cercato di stare a quelle regole. Poi ho detto basta”

Ecco perché la decisione di lasciare il mondo della tv, un mondo che non le appartiene. Nel corso dell’intervista infatti parla dei suoi esordi e del suo incontro con Gianni Versace: “Andai a casa sua, in via del Gesù, dove faceva le prove finali. Dovevo fare pipì, mi persi, finii al secondo piano, nella stanza di Gianni, nel suo bagno privato. Quando uscii, me lo trovai davanti. Mi ordinò: “Walk!” (Cammina, ndr). Credevo volesse cacciarmi, quindi gli ho risposto: “Va bene, mi scusi”. E Gianni: “Sfila!”. Lo feci. Mi disse: “Domani sei su tutte le mie tre sfilate: a mezzogiorno, alle 15 e alle 20”. Ho cominciato così, avevo 18 anni.”
Marta Francesca Esposito
seguici anche su google news