Accadde oggi. Il 2 ottobre 1821 nasceva a Genova Gerolamo Bixio, detto Nino. Luogotenente di Garibaldi durante la Spedizione dei Mille nel 1860, non c’è dubbio sul fatto che Bixio sia stato uno dei personaggi più illustri del Risorgimento.
Dall’amore per il mare alla difesa dell’Unità
Dopo un’infanzia e un’adolescenza travagliati che culminarono nella precoce morte della madre, Nino Bixio decise di abbandonare la scuola. Poco apprezzato dal padre, inoltre, fu scacciato da casa e mandato per mare. Amò il mare da subito, in seguito si arruolò nella Regia Marina Sarda e, crescendo, divenne fermo sostenitore mazziniano. Partecipò come volontario nel 1848 alla guerra in Lombardia e nel 1849 a Roma, insieme all’amico Goffredo Mameli. Nel 1850, dopo aver speso buona parte del suo tempo sui libri, superò brillantemente l’esame di capitano di prima classe.
Dunque, marinaio, soldato e fiero sostenitore dell’unità d’Italia. Quanto bastava per diventare nel 1860 secondo di Garibaldi nella Spedizione dei Mille, dove si distinse per coraggio, capacità di comando e qualche indimenticabile eccesso. A parlarci di questo esemplare personaggio è stato Mino Milani, che realizzò un’accurata biografia di Bixio. Di lui ha descritto, in particolare, due aspetti: quello che Milani ha definito “l’ossessione dell’Italia unita” e dall’altro il richiamo del mare, “ricco, avventuroso e libero”.
La strage di Bronte: il ruolo di Nino Bixio
A Bronte, il 31 luglio 1860, era esplosa una violenta sommossa che si sarebbe conclusa il 5 agosto con il massacro di 15 persone, fra cui donne e bambini, in un contesto di violenze, saccheggi, devastazioni ed incendi mai visti in quella cittadina. E’ stato Giovanni Verga a descrivere dettagliatamente le vicende, senza però delineare le responsabilità. La città di Bronte, in provincia di Catania, era tra i luoghi più depressi della Sicilia e i contadini affamati, incoraggiati dalla notizia dello sbarco dei Mille decisero di occupare le terra. I garibaldini, però, repressero severamente la ribellione.
Le sommosse dei contadini, infatti, erano legate ad un caso di assenteismo: i proprietari di terra inglesi non si erano mai visti e per questo le terre erano state occupate dai braccianti. Ma l’Inghilterra era una potente nazione da non farsi nemica, così Garibaldi mandò a reprimere la sommossa proprio il meno scrupoloso tra i garibaldini, ovvero Nino Bixio. Furono 16 le vittime tra i membri altolocati di Bronte, decine le case incendiate, furono arrestati molti civili con conseguenti condanne a morte e la fucilazione di 5 cittadini.
Gli eventi del 2 ottobre nella storia
Era il 2 ottobre del 2001. Grounding della Swissair: gli aerei della compagnia di bandiera svizzera restano a terra a causa dell’assenza di liquidità a fronte della richiesta di pagamenti in contanti da parte dei fornitori. Anni prima, lo stesso giorno, venivano firmati gli Emendamenti dell’Electronic Freedom of Information Act dal presidente statunitense Bill Clinton nel 1996. Nel 1968, a Città del Messico, una pacifica dimostrazione studentesca finisce nel Massacro di Tlatelolco. Il 2 ottobre 1958, la Guinea dichiara l’indipendenza dalla Francia.
Martina Pipitone