Non volevo Innamorarmi: il lato ingarbugliato ma dolce dell’Amore

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Di Redazione Metropolitan

Non volevo innamorarmi

Concludiamo il mese di giugno dipinto d’arcobaleno con un titolo Queer di Star Comics: “Non volevo Innamorarmi” di Suzumaru Minta. Volume unico del genere Boy’s Love (o Yaoi, se preferite), è il primo titolo della mangaka arrivato qui nel nostro Bel Paese, anche se a luglio a fargli compagnia troveremo “Golden Sparkle“.

Minta sensei ci regala una storia ingarbugliatamente dolce, l’innamorarsi in tutte le sue sfumature, la paura e la confusione di questi sentimenti così forti, ma allo stesso tempo il desiderio di non smettere mai più di provarli.

Non volevo Innamorarmi: una semplice storia d’amore

Minta Suzumaru

Kiritani Yoshino è all’inizio dei suoi 30 anni, anzi li compie proprio nel giorno più bello e gioioso dell’anno: Natale. E’ gay, bellissimo e non ha mai avuto esperienze, perché non riesce a trovare qualcuno d’amare. Un giorno, attraverso il chiacchiericcio delle sue colleghe, scopre l’esistenza dei gay bar e ha un’illuminazione: lì troverà l’amore della sua vita. Così il giorno del suo compleanno decide di farsi un regalo, si veste di coraggio ed entra proprio in uno di questi fantomatici posti.

Tra un cocktail e qualcuno che finalmente prova interesse per lui, Yoshino decide di invitarne uno per condividere insieme quella notte speciale. Ma nel momento in cui si alza e si dirige verso la zona “hot”, viene fermato da Ro, un affascinante ragazzo con l’aria da “so tutto io” e dai capelli argentati.

Rimarrà totalmente rapito da lui, tanto che da quella sera ogni cosa cambierà…per entrambi.

Il lato dolce dell’innamorarsi

Non volevo innamorarmi

Minta sensei ha un dono: la semplicità. Nelle sue storie riesce a raccontare i sentimenti nella loro essenza più genuina e dolce, senza strafare o cadere negli stereotipi. In “Non volevo Innamorarmi” non troveremo l’accettazione di se stessi e della propria sessualità; non verrà raccontata la difficoltà, nella rigorosa società giapponese, che hanno gli omosessuali a vivere l’amore; avremo solo quest’ultimo in tutte le sue sfumature caotiche ma tenere.

E’ questo il bello, c’è solo il sentimento, la sua prima fase, i dubbi, le ansie, le paure, la confusione, i sorrisi nello scoprire che l’altra persona ci pensa, ma anche il fuoco di rabbia quando questo non succede. Non ci sono distinzione tra le persone, etichette o una griglia rigida in cui inserire i propri gusti, ci sono solo due persone innamorate. Ed è così che dovrebbe essere sempre.

E’ una storia leggera, che fluisce come fluiscono i sentimenti dei due protagonisti, che per meravigliosa empatia inizi a provare anche tu pagina dopo pagina. La mangaka vuole solo far ricordare cosa significa “innamorarsi” al lettore, non vuole far ragionare o filosofeggiare sul significato dell’Amore vero e proprio. A fine volume ti ritroverai a sorridere, senza sapere il perché, e ti senti in qualche modo rasserenato.

Serenità dovuta anche al tratto pulito e dolce della sensei, che però in determinate scene riesce ad essere particolarmente piccante e dettagliata (come ogni yaoista desidera NdA). Che poi, ragionandoci bene, questo dualismo dolcezza-erotismo sono le caratteristiche principali dei sue protagonisti: Yoshino, inesperto, tenero, ma voglioso di esplorare il mondo del sesso a cui non si è mai approcciato; Ro, più pratico, più abile, più maturo sotto questo punto di vista, ma anche delicato e dolce, tanto che nasconde questo suo lato per paura.

In conclusione: “Non volevo Innamorarmi” è una storia d’amore, di quelle che fa bene leggere. Se non volete le verità delle vita, ma godervi dei puri sentimenti, è il manga che fa per voi!

Yoshino and ro

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Maria Francesca Focarelli Barone (BatMary)