Mentre si attende in queste ore la risoluzione definitiva sul DEF 2021, il documento programmatico in materia di economia e finanza che dovrebbe recepire tra l’altro i fondi del Recovery Plan, chi ha avviato lavori di ristrutturazione e rifacimento degli immobili è in attesa di sapere anche quali saranno – se ci saranno – le novità sul superbonus 110 per cento.
Breve guida alla novità sul superbonus 110 per cento in arrivo
La notizia in cui si spererebbe di più è una proroga dell’agevolazione fino al 2023. Attualmente, infatti, la manovra è coperta solo per il 2022 ma, allungando la finestra di tempo all’interno della quale privati e altri soggetti possono approfittare di un’aliquota al 110% sui lavori di ristrutturazione edilizia, il Paese riuscirebbe ad assicurarsi un patrimonio immobiliare davvero efficiente da un punto di vista energetico, con un risparmio considerevole in un orizzonte di medio-lungo periodo: è questa, semplificando molto, la tesi dei sostenitori della proroga del superbonus 100% fino al 2023. Niente di quanto trapelato fin qua, però, fa ben sperare. Per questa agevolazione fiscale sono già stati stanziati, infatti, oltre 10 miliardi di euro con la Legge di Bilancio 2021 e altri 8 ne sarebbero in arrivo: non quanto basta, comunque, perché tra le novità sul superbonus 110 per cento ci sia appunto la sua proroga per ulteriori dodici mesi. Con ogni probabilità, insomma, questo tipo di detrazioni sulle spese per lavori edili continueranno a coprire solo le ristrutturazioni e gli ammodernamenti completati entro la fine del 2022 con scadenze mantenute diverse a seconda che si tratti di singoli edifici, condomini, edilizia popolare, eccetera. Certo potrebbe cambiare proprio il calendario delle scadenze e, per questo, non resta che rimanere in attesa di più dettagliate novità sulle detrazioni fiscali sugli infissi e SUPERBONUS 110.
Sotto i riflettori ci sono, infatti, anche requisiti per accedere all’agevolazione, documentazione da presentare e adempimenti tecnici da portare a termine. Quello che in molti, anche tra gli addetti ai lavori, lamentano al momento è infatti che a frenare gli italiani dall’approfittare di una misura tanto vantaggiosa per le proprie tasche come per l’efficientamento edilizio del Paese siano state le eccessive lungaggini e complicazioni burocratiche (si stima che servono più di quattro mesi per poter dare il via ai lavori edilizi se si intende approfittare delle detrazioni fiscali). Tra le novità sul superbonus 110 per cento più attese, così, ci sono soprattutto quelle legate alle semplificazioni. La doppia certificazione di conformità, soprattutto, attualmente prevista per accertare che l’immobile su cui si interviene e per i cui lavori di rifacimento si intende ottenere lo sgravio fiscale non presenti abusi o violazioni grossolane delle regole edilizie, potrebbe essere sostituita da una CILA asseverata o da un accertamento della regolarità dell’immobile da parte dei tecnici a cui è già necessario rivolgersi (per calcolare limiti di spesa, requisiti tecnici, eccetera). Persino più snello l’iter per le semplici manutenzioni: per accedere al superbonus potrebbe bastare in questo caso, infatti, la semplice dichiarazione di inizio lavori. Importanti novità sul superbonus 110 per cento potrebbero arrivare anche per quanto riguarda la VIA, ossia la valutazione dell’impatto ambientale, sempre all’insegna di snellimento e velocizzazione degli iter.