Nucleare: i nuovi piani di Usa e Russia

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Di Redazione Metropolitan

Sul nucleare si è fatto e si continua a fare un gran parlare di Kim Jong-un e del suo arsenale, di cui si vanta come un giocattolo ricevuto a Natale. Ma attenzione a non sottovalutare cosa stanno preparando Stati Uniti e Russia. Dalla bomba tsunami ai droni agli ordigni nucleari a bassa intensità. Ecco allora i nuovi piani dell’era Trump e Putin. Armi con cui potrebbero distruggersi a vicenda.

Trump Putin e i loro piani sul nucleare
Donald Trump e Vladimir Putin credits: Reuters

Il Pentagono rilancia il nucleare. La Russia si prepara alla bomba tsunami. Non si fa che parlare della Corea del Nord e di Kim Jong-un a proposito di armi e minacce nucleari. Eppure, la paura e gli attacchi maggiori potrebbero arrivare proprio da queste due potenze.

Per gli Usa un cambio netto di direzione rispetto all’era Obama, premio nobel per la pace “sulla fiducia” ma pur sempre un po’ più diplomatico e pacifista rispetto al biondo tycoon. Per la Russia nulla di nuovo: sappiamo tutti come la pensa Putin e che non desidera certo la pace nel mondo.

Quello che fa paura è che queste armi Usa e Russia potrebbero addirittura usarle gli uni contro l’altra. E in mezzo, ca va sans dire, c’è l’Europa, ci siamo anche noi italiani. 

Nucleare: i piani futuri degli Usa

Dunque, sul nucleare, gli Usa cambiano passo e rotta rispetto all’era Obama. La nuova strategia prevederebbe l’introduzione di ordigni nucleari tattici a bassa intensità. Oltre al reinserimento nell’arsenale di missili balistici nucleari lanciati da sottomarini (Slcm). Lo scrive il Washington Post. E sembrerebbe vero e provato dalle parole del segretario alla Difesa Jim Mattis. Il militare, in una nota introduttiva a primo aggiornamento della strategia nucleare militare dal 2010. I cambiamenti rifletterebbero la necessità di “vedere il mondo così com’è, non come vogliamo che sia”.

Esplosione nucleare
Il Pentagono torna a concentrarsi sull’armamento nucleare credits: ilGiornale.it

Durante la scorsa amministrazione, invece, si ascoltava quello che Obama ha definito un obbligo morale per gli Stati Uniti. Ovvero: dare l’esempio nel liberare il mondo dalle armi nucleari. Un approccio, questo, che per i funzionari dell’amministrazione Trump e dell’esercito americano si è rivelato eccessivamente idealistico. Soprattutto perché i rapporti con Mosca si sono inasprite. E perché Russia, Cina e Corea del Nord hanno sviluppato le loro capacità di armi nucleari invece di seguire l’esempio degli Usa. Dunque, saranno gli Usa a seguire l’esempio della corsa agli armamenti? Mah. Sembra più un obiettivo già previsto anche dall’amministrazione Trump. 

Russia: i piani di Putin sul nucleare e la bomba tsunami

Russia e nucleare: il governo russo starebbe sviluppando una potentissima nuova arma nucleare. Un’arma all’avanguardia, trasportabile con un drone sottomarino e capace di scatenare uno tsunami di acqua radioattiva. Per questo se ne parla come della “bomba tsunami”. Il suo vero nome sarebbe, a Mosca, “Ocean Multipurpose System Status-6”. Negli States sarebbe invece nota come “Status-6 AUV” o “Kanyon”. La conferma della sua esistenza arriva dal ‘Nuclear Posture Review‘ del Pentagono.

tsunami nucleare bomba Kanyon
La “bomba Kenyon” è in grado di causare un potentissimo tsunami radioattivo credits: ysjournal.com

Sulla base dei documenti russi trapelati, Kanyon è progettata per spazzare via le coste nemiche e renderle invivibili per generazioni. Un temibile drone sottomarino in grado di trasportare un ordigno di 100 megatoni. Due volte più potente della “Bomba Zar”, l’arma termonucleare più potente mai sperimentata. Questo scrive la rivista statunitense di tecnologia “Popular Mechanics”.

Oltre a distruggere città, basi navali e porti, quest’arma sarebbe in grado di generare uno tsunami artificiale di acqua contaminata con l’isotopo radioattivo Cobalto-60. Le aree toccate, si legge ancora su “Popular Mechanics”, sarebbero off-limits per l’umanità fino a 100 anni.

Un’arma potentissima, esattamente come quelle che hanno in cantiere o già in uso, gli Usa. Che ne hanno paura perché in grado aggirare le difese dei missili balistici americani. Ma fanno paura tutte le armi militari. Perché in questo clima di Guerra Fredda 2.0, ad andarci di mezzo, lo sappiamo tutti, saremo sempre noi, poveri civili messi in mezzo per altri interessi.

Federica Macchia