Intel prova a riprendersi il centro dei riflettori, dopo il sucesso processori Zen di AMD, con Intel Core i7 8700k, la punta di diamante della serie Cofee Lake.

Agli inizi dell’anno corrente AMD fece uscire i suoi suoi nuovi processori con la neo nata tecnologia Zen, abbandonando completamente l’ormai obsoleta architettura FX e lasciando morire il suo sistema di APU, ormai rintracciabile solo su laptop di fascia bassa e sulle console casalinghe di ottava generazione.

Zen fu un fulmine a ciel sereno sul egemonia di Intel che vedeva ormai salda la sua posizione di vendor principale per macchine ad alto potenziale. I benchmark sui processori Amd mostravano quindi quanto i Ryzen avessero la forza bruta sufficiente per lotta e, in molti casi, superare le architteture Intel, sopratutto a fronte di più thread rispetto alla concorrenza, mostrando risultati sorprendenti in applicazioni multithread ad un costo decisamente contenuto. Difatti un Ryzen 5 1600x riusciva senza problemi a rivaleggiare con un il top di gamma della serie Kaby Lake di intel, appunto i7 7700k.

Sul fronte del gaming Zen riuscì comunque ad ottenere la sua fetta di pubblico senza soverchiare lo stradominio Intel, sempre saldamente in cima su questo fronte.

Il motivo è semplice: i giochi sfruttano meglio la frequenze del clock e la perfomance di quest’ultimo che la possibilità del multitreading, ma ciò mise comunque in serio pericolo Intel da fare uscire questi nuovi Cofee Lake prima del previsto e sopratutto adeguandosi parzialmente all’idea di AMD nell’avere più core, senza però abbandonare la frequenza di clock elevata.

Ecco quindi che questo Ottobre arrivano nei negozi la nuova serie Intel che apre con l’ammiraglia core i7 8700k ad un prezzo di 449€. Successivamente arriveranno anche gli altri, i quali li tratterò ad un successivo articolo

Rispetto a al 7700k (Kaby Lake) questo 8700k diventa un esacore che lavora a 3,70Ghz con un massimo in Turbo Mode di 4,70Ghz. Ciò vuol dire che in OC sarà possibile spingerlo anche a 5Ghz che per un esacore in Hyperthreading è davvero qualcosa di incredibile. Il tutto sotto i 15nm+, il che richiederà una nuova motherboard rispetto ai skylake e kaby-lake.

 

Ma passiamo ai Benchmark.

Test alla mano, l’8700K si è rivelato un processore eccellente, capace di affrontare sia i benchmark tecnici che quelli gaming in maniera egregia. Abbiamo fatto un po’ di test sulle suite prestazionali e giochi più in voga, comparando i risultati con benchmark internazionali di Ryzen su hardware di prova analoghi.

In Cinebench R15, le performance a single thread rendono dell’8700K, il vincitore, che stacca rispettivamente del 30% e del 10% Ryzen 7, sia 1700X che 1800X, mentre il risultato è simile al 7700K. In multi thread, il punteggio è pari al 1700X e di qualche punto percentuale dietro il 1800X, ovviamente a clock base, ma maggiore del 30% rispetto al 7700K. La capacità di rendering in Pov Ray pone l’8700K in linea con il 1700X e circa un 12% più lento del 1800X, 50% più veloce invece del 7700K; discorso inverso con Blender, dove la CPU Intel è più veloce – seppur di pochi punti – rispetto al 1800X e del 25% rispetto alla settimana generazione. 7Zip è un altro metodo interessante e ancora di più lo sono i risultati: sia in multi che in single thread, l’8700K batte la concorrenza diretta del 30%. Indipendentemente dalla risoluzione, su Firestrike lo scarto è intorno ai 12 punti percentuali a favore dell’8700K. Insomma, il processore Intal guarda le spalle del 1800X giusto in un paio di occasioni, con grandi performance single thread.

Sul fronte del gaming lo abbiamo provato su alcuni giochi più prestanti in quanto a mole di potenza da muovere è i risultato sono stati soddisfacenti.

Per avere dati certi vi lascio qui sotto il video dei ragazzi di Digital Foundry, esperti del settore dei benchmark.

https://www.youtube.com/watch?v=CZIVaGcax70