Il nuovo DPCM e quella reazione del presidente granata
Il nuovo decreto coronavirus, emesso nella tarda serata di ieri da Giuseppe Conte, ha provocato non pochi malcontenti. Sospensione per tutte le attività non essenziali, salvo i settori alimentare, farmaceutico, dei trasporti, energetico, commerciali (edicole e tabaccherie). Definitivi i blocchi regionali di Calabria, Piemonte e Lombardia.
A ciò va aggiunta l’ordinanza del Ministero della Sanità, riguardante la chiusura di parchi e giardini: si potrà svolgere attività fisica solo individualmente e in prossimità dell’abitazione. Lo stesso ministro Spadafora ha dichiarato: “Dobbiamo fermarci tutti, senza eccezioni!”.
Nonostante tutto, nel mondo del calcio, c’è chi non si arrende alla possibilità di smettere di lavorare. Nell’edizione odierna della “Gazzetta dello sport” viene messo l’accento sul dualismo Lotito/De Laurentiis a proposito di un nuovo programma di preparazione. Le misure di sicurezza che i due presidenti vorrebbero adottare, a partire da giovedì, prevederebbero allenamenti a piccoli gruppi su campi e orari diversi.
Urbano Cairo al veleno…
Contro i numeri uno di Lazio e Napoli, inoltre, non si è schierato solo Andrea Agnelli; anche il patron del Torino Urbano Cairo ha voluto dire la sua al “Secolo XIX”. Le dichiarazioni del 10 marzo che hanno preceduto lo stesso decreto coronavirus di ieri e le polemiche di questa mattina:
“Questa emergenza ci ha compattato, c’è più unità di prima. Molti falchi sono diventate colombe anche se è rimasto qualcuno che vuole fare il fenomeno, che rompe il fronte per avere vantaggi. Furbizie, atteggiamenti di piccolo cabotaggio. Non è il momento. Non faccio nomi, non voglio dare lezioni a nessuno”.
(Fonte: SOS Fanta)