In arrivo nuovo Dpcm del premier Conte: le misure in vigore dal 14 luglio 2020

dpcm conte 14 luglio 2020

L’ultimo Dpcm emanato dal premier Conte è in scadenza il prossimo 14 luglio 2020, quando entrerà in vigore un nuovo provvedimento. Molte le norme che permarranno invariate, come quella del distanziamento sociale e del divieto di assembramenti, ma tante sono anche le novità. Cosa si potrà e non si potrà fare da martedì 14 luglio 2020?

Nuovo Dpcm del 14 luglio 2020

L’esecutivo sta vagliando alcune norme da inserire nel nuovo Dpcm in arrivo il prossimo 14 luglio 2020. Regole con le quali il premier Conte e il ministro Speranza intendono evitare la formazione degli assembramenti registrati durante il lockdown. Un’altra novità importante è la possibile proroga dello stato di emergenza fino al 31 dicembre 2020, un provvedimento non ancora definitivo ma sul quale il governo è indirizzato. Facciamo chiarezza su tutte le novità del nuovo decreto.

Cosa prevede il nuovo Dpcm

Tra le norme e gli obblighi che verranno inseriti nel nuovo Dpcm rimarrà quello di indossare la mascherina negli spazi chiusi di accesso al pubblico. Inoltre, rimane la regola del distanziamento sociale di almeno un metro tra le persone. Eliminato l’obbligo di utilizzo dei guanti, considerati come potenziale “rischio aggiuntivo con un impiego errato”. Rimarranno comunque a disposizione i dispenser di disinfettante in ogni negozio o locale aperto al pubblico. Verranno installati dei termoscanner negli uffici per poter controllare la temperatura dei lavoratori in entrata.

Per poter gestire la questione assembramenti e movida, il ministro Speranza e il premier Conte intendono programmare controlli a tappeto e sanzioni pesanti. Sorvegliate speciali saranno le spiagge, ma anche le fiere, i congressi e le sagre. Occorre evitare in ogni modo il ripetersi di scene irresponsabili registrate durante il lockdown. Per quanto riguarda le discoteche, infine, il governo pensa alla riapertura dei locali all’aperto. Tuttavia, Speranza ha precisato: “Se le Regioni decideranno di farlo autonomamente, possono eliminare le restrizioni ma dovranno assumersene le responsabilità”.