
Il nuovo decreto annuncia la riapertura delle scuole elementari e la scuola materna in presenza, anche in zona rossa. Il piano per il rientro dei bambini prevede tamponi rapidi per tutti settimanalmente. Non sembrano esserci tuttavia riaperture significative per il mondo della ristorazione e dello spettacolo.
Nuovo Dpcm: elementari e materne in presenza anche i zona rossa
Il nuovo decreto non lascia speranze: Italia arancione e rossa anche dopo pasqua. Il governo cerca tuttavia di riaprire le scuole, è pronto un piano con l’aiuto del ministero della difesa ed è molto rigido. L’arrivo di Miozzo ha dato certamente una spinta per riaprire le scuole. Il piano per la riapertura delle scuole prevede dunque che il primo giorno tutti gli studenti, ma anche i bimbi di nidi e materne, siano sottoposti a tampone rapido. Il test sarà ripetuto ogni settimana e in caso di positività sarà effettuato un molecolare a tutta la classe.
Come avverranno i controlli?
Per effettuare i controlli si è deciso di chiedere aiuto ai militari e ai volontari della Protezione civile che potranno essere impiegati all’ingresso degli istituti. A disposizione ci sono almeno 2 milioni di kit di tamponi salivari, altri saranno reperiti per garantire una copertura di diverse settimane.
Se il decreto attuale finisce il 6 aprile, sembra che lo stato d’emergenza sarà prolungato fino a giugno, quando il piano vaccinale dovrebbe essere a regime. Il Lazio, a differenza di altre regioni, spera almeno in cinque giorni in arancione prima di di pasqua dal 29 marzo al 3 aprile: “Dovremo avere un Rt a 0,99“, spiega l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato. Rimangono dunque chiusi bar e ristoranti, ma anche teatri e cinema, che possono riaprire soltanto in fascia gialla. Si valuta invece la possibilità di riaprire barbieri e parrucchieri in fascia rossa anche per scongiurare gli appuntamenti a domicilio che aumentano il rischio di contagio.
Giacomo Cattani