Proprio lo scorso mese, il 10 ottobre, c’è stato l’Obesity Day: una giornata per la sensibilizzazione di questa patologia che spesso non viene presa davvero in considerazione. L’obesità comporta molti problemi di salute e molte patologie che, in alcuni casi, mettono a rischio la propria vita.

Bisogna innanzitutto chiamarla con il proprio nome: l’obesità è una malattia vera e propria. E per questo va curata con serietà. L’obiettivo di sensibilizzazione è proprio quello di spingere chi ne soffre a volersi curare subito. Obesità come dimagrire: una necessità che si fa sempre più urgente.

Obesi: parliamo di Chirurgia dell’obesità?

Soprattutto negli ultimi anni, la specializzazione della chirurgia dell’obesità sta crescendo molto. La patologia è un problema che prende sempre più piede ma che non è adeguatamene trattato. Per fortuna si iniziano a cercare soluzioni valide e molti obesi ricorrono a interventi bariatrici per contrastare questa malattia e salvaguardare la propria salute.

Quando si parla di chirurgia dell’obesità e perchè? L’importanza di questa branca della medicina si deve alla possibilità di una riduzione notevole di peso. Si opta per un intervento bariatrico nei casi in cui l’obesità patologica sia resistente anche ai diversi trattamenti medici, sia dietologici che farmacologici.

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Con la riduzione di peso da intervento chirurgico il paziente può ricominciare a esercitare le normali attività quotidiane. Una delle conseguenze più importanti riguarda la riduzione dei rischi di malattie croniche che l’obesità comporta. La patologia espone a condizioni mediche rischiose, come il diabete, l’ipertensione, problemi articolari e malattie cardiache. In base al quadro clinico del paziente, infatti, a volte è più urgente ed efficace l’intervento piuttosto che un percorso terapeutico.

Regole per dimagrire: non basta l’alimentazione

Oltre alla chirurgia per obesità, è necessario seguire un percorso di terapia dietetica e un regime alimentare misurato in base al proprio caso. Ma mangiare sano e bene… non basta. In ogni caso, ma ancora di più per chi è obeso, il movimento fisico è una parte essenziale del processo di guarigione.

Fare attività fisica deve diventare un impegno costante, interpretato e considerato come step della propria terapia. L’importanza non è solo nel tipo di esercizio soprattutto nella costanza. Essere regolare è il primo modo per arrivare prima all’obiettivo. Anche una semplice camminata a passo svelto, o una corsa su una rampa di scala, se fatta ogni giorno o almeno tre volte a settimana fa il suo effetto.

L’obesità è un fenomeno che va considerato anche nella sua componente psicologica. Il disagio fisico – e non solo a livello di salute – che comporta la patologia diventa spesso un limite anche sociale. Lo sport insegna, soprattutto in queste condizioni, a porsi obiettivi, sfogare la propria frustrazione, sfidare i propri limiti. E soprattutto, imparare a prendersi cura di sé.