Ocean Hypnosis di Aleja Sanchez (recensione)

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Di Redazione Metropolitan

Il 13 maggio esce il nuovo disco di Aleja Sanchez, dj e produttrice colombiana, intitolato “Ocean Hypnosis” edito da Northallsen Records

Aleja Sanchez owner of Northallsen records and Ocean Hypnosis producer
Aleja Sanchez

Ocean Hypnosis è il nuovo disco di Aleja Sanchez (dj e produttrice colombiana). Una sottile linea tracciata da sintetizzatori e pads che divide la superficie dagli abissi, la luce dall’oscurità, il cielo dall’oceano.

Aleja Sanchez è attiva dal 2007 nella scena Techno. Ospite dei club di più alta risonanza internazionale come il Tresor di Berlino ed il Razmatazz in Spagna, nel 2018 è stata invitata dalla Boiler Room per la prima edizione in Colombia, precisamente a Medellìn, e sempre nello stesso anno ha partecipato a Bogotà 24/7, evento organizzato da Resident Advisor in sette città internazionali.

Per la owner di Northallsen Records, curatrice anche della foto di copertina, Ocean Hypnosis in uscita il 13 maggio, è il primo lavoro ambient/drone composto da tracce meditative, sensibili, ipnotiche e a tratti eteree.

Artwork di Ocean Hypnosis di Aleja Sanchez
Artwork di Ocean Hypnosis

Il disco è ispirato dalle parole di Cristopher Paolini

Il protagonista assoluto è il trittico mare/oceano/acqua. Sonorità liquide e misteriose formano una figura antropomorfa simile all’anfibio di Shape of Water di Guillermo Del Toro. Infatti, i lineamenti dolci, spezzati dagli sguardi oscuri ed impercettibili, ricalcano la pelle squamosa, ruvida e porosa con armonie attratte da questo essere (oceano), irresistibilmente sensuale, curvilineo e desiderabile.

L’album ispirato dalle parole di Chrisopher Paolini (scrittore):

Il mare è l’emozione incarnata. Ama, odia e piange. Sfida tutti i tentativi di catturarlo con le parole e rifiuta ogni limitazione

riprese dalla Sanchez, giova di una semantica musicale che trascende dal semplice mondo sommerso e prolifera al di sopra della superficie marina ricalcando un dipinto esteso sino al cielo.

In questo specchio bidimensionale in cui cielo e oceano roteano su sè stessi, tra superfici azzurre e profondità sulfuree, non c’è più la certezza, ascoltando la musica, se ci si sta immergendo nell’oceano o librando nell’aria, ignari se andare in apnea o utilizzare le ali per completare l’esplorazione.

Ocean Hypnosis è un monologo di Aleja Sanchez

La consapevolezza di poter rappresentare questa natura e le sensazioni che nè nascono si fa sempre più incessante, per tradurre un linguaggio che a parole è difficile esprimere, preferendo la strada musicale/tecnologica che in quest’epoca sovrasta qualsiasi altra.

La musica in Ocean Hypnosis sembra raccogliere le percezioni sensoriali dell’artista e tramutarle in emozioni. La creazione e la manipolazione dell’ispirazione donata dalla natura, in questo disco, regala un monologo Sancheziano ricco di magico tormento più che un dialogo tra la stessa e l’oceano, con il riacutizzarsi di sogni feriti connotati da domande ricorrenti.

Sebbene la traccia “Ocean Dreams” uscita con l’etichetta Ovunqve nel 2018 di genere deep/hypnotic techno, rappresentasse il primo reading emozionale di Aleja Sanchez nei confronti del mare, Ocean Hypnosis designa un’interiorizzazione di un rapporto inconquistabile, osservabile solo dall’esterno, con cui imparare a convivere.

Questo concetto è espresso bene nella traccia Learning to Breathe, nella quale malinconici pads convergono in nostalgici strings ove le onde dell’oceano sembrano prendersi gioco degli interrogativi del suo amante, ma in realtà dà importanza alla libertà di rimanere sospesi tra l’inquetudine e la pazienza di ascoltare la sua natura eloquente.

Quest’ipnotismo oceanico oscilla come il pendolo di Focault che cattura le pupille e i timpani dell’ascoltatore in timbri e melodie immersi nell’acqua, mentre il liquido musicale penetra nel corpo e nella mente, in assenza di gravità, trascinando nei fondali marini sino a udire i canti delle sirene.

 – Quanto è vasta la profondità degli oceani, il suo suono penetra e ipnotizza l’anima, ci immerge e ci avvolge nella sua inesplicabile magia. Fortunato chi è ipnotizzato dall’oceano. – Aleja Sanchez