Viene considerato il coniglio più famoso al mondo, parliamo di Bugs Bunny. Altro che carino e coccoloso. Il celebre cartoon è irriverente, imbroglione e dispettoso. La sua astuzia lo porta sembra a vincere qualsiasi avversità, raggiungendo il suo obbiettivo. E forse proprio per questo Bugs Bunny è super amato, dai bambini da generazioni e generazioni. Infatti, nonostante il suo aspetto sia sempre bello aitante, il nostro amico animato ha ben 81 anni. Proprio oggi 27 luglio, nel lontano 1940, nasceva il celebre coniglio grigio.
Bugs Bunny, è il protagonista delle numerose avventure dei “Looney Tunes“. Un astuto coniglio, ghiotto di carote, che compare per la prima volta con l’episodio intitolato “Caccia al coniglio“. E già dal primo episodio, è ben chiaro il duello beffardo che si crea con il povero cacciatore Taddeo. Un uomo goffo, che tenta in tutti i modi di acciuffarlo, ma senza alcun successo. Rimanendo sempre vittima delle trappole di Bugs Bunny. Proprio nel primo episodio, fa esordio la celebre frase di Bugs Bunny: “Che succede, amico? ” (in inglese: “What’s up,doc?“).
Lo sapevi che…
Bugs Bunny, nasce dalla creatività del disegnatore statunitense Chuck Jones. Creatore di ben 250 film, vincitore di quattro statuette Premio Oscar. Dalla sua matita sono nati altri celebri cartoons come Duffy Dick, Pepè Le Pew e Wili il coyote. Il celebre cartoon approda nel nostro paese nel 1940, sotto il nome italianizzato di Bubi Balzello, Lollo Rompicollo oppure Rosicchio. In seguito, fortunatamente, venne associato al suo nome originale. Il celebre coniglio, vanta il primato di essere il primo cartone animato, stampato su francobollo americano, nel 1997.
Infine Bugs Bunny, da vera celebrità hollywoodiana, colleziona tre nomination agli Oscar. Vincendone uno nel 1958, per il film d’animazione, intitolato “Il cavaliere Bugs“. Si distinse anche nel mondo dello sport, quando nel 1995 fu protagonista insieme alla stella del basket Michael Jordan, del film “Space Jam“. In lingua originale, l’inconfondibile accento del celebre coniglio, è quello di Brooklyn!
a cura di Chiara Bonacquisti
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