Oggi si celebra la Giornata internazionale dei legumi, istituita dalla Fao per aumentare la consapevolezza dei loro benefici per la salute e per contribuire a sistemi alimentari sostenibili. Anche i legumi hanno una loro giornata mondiale, che si celebra proprio oggi, 10 febbraio. A desiderarla fortemente è stata la FAO, l’ Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, che ha voluto dedicare una giornata a questi alimenti, per aumentare la consapevolezza dei loro benefici per la salute e per contribuire a sistemi alimentari sostenibili.

Un’ottima fonte di proteine

I legumi sono infatti un’ottima fonte di proteine – ne contengono più del doppio dei cereali – pur essendo vegetali, contengono una alta quantità di fibre e sono in grado di abbassare il colesterolo. Sono, di fatto, semi commestibili di piante appartenenti alla famiglia delle leguminose e tra i più usati nella nostra cucina sono fagioli, piselli, fave, lenticchie, ceci, lupini, cicerchie. Sulle tavole italiane sembrano vivere un vero e proprio boom: secondo recenti dati diffusi dalla Coldiretti, si è rilevata una crescita dei consumi nel 2020 che si attesta attorno al 15% (con valori che vanno dal +12% per i ceci al +28% per i fagioli).

Slow Beans, produttori e cuochi di legumi

La loro importanza è sottolineata anche dalla nascita di Slow Beans, una rete italiana di produttori, cuochi e attivisti sensibili al tema dei legumi che condividono l’appartenenza a Slow Food e si riconoscono in un manifesto di valori e intenti. Nel 2010 a Capannori, in provincia di Lucca, si è svolta anche la prima edizione delle Fagioliadi, competizione tra piatti a base di legumi. Di lì, dopo 10 anni di esperienza, la rete è cresciuta, si è diffusa in tutta Italia e adesso è pronta a diventare internazionale.

Sono innumerevoli le tipologie di preparazioni con cui si possono cucinare i legumi. Ecco una ricetta semplice e veloce, pensata dallo chef Antonino Canavacciuolo:

Pasta e fagioli con le cozze di Antonino Canavacciuolo

Antonino Cannavacciuolo, celebre chef campano, adora questa preparazione, come ha raccontato lui stesso. «La pasta e fagioli per me significa “tradizione”», ha dichiarato lo chef. «La pasta mischiata con fagioli, rappresenta il passato, il lavoro e la fatica della gente che affrontava con il sorriso e la voglia di combattere le difficoltà della vita. Rappresentava il recupero… Era proprio questo, simbolo di povertà e voglia di riscatto»

Ingredienti: fusilli, 400 gr, fagioli borlotti, 400 gr (senza acqua), carota, sedano, cipolla, olio evo, un pizzico di sale, cozze intere (1kg), prezzemolo

Preparazione

Soffriggere in una pentola la carota, con sedano e cipolla tagliata a pezzettini. Aggiungere i fagioli con un po’ della loro acqua di cottura e cuocere fino a quando l’acqua verrà assorbita. Inserire nel passaverdure lasciandone un po’ interi per la presentazione. Ricordarsi di aprire le cozze in una pentola mentre i fagioli cuociono. Quando le cozze saranno pronte, sgusciarle e filtrare la loro acqua di cottura, versandone un po’ nella crema di fagioli. In una padella soffriggere un spicchio d’aglio con olio e aggiungere le cozze sgusciate con la loro acqua filtrata, conservandone un po’ per continuare la cottura della pasta. Lessare i fusilli e versarli nella padella con le cozze aggiungendo l’acqua messa da parte continuando così la cottura in padella, saltandola. Versare la crema di fagioli in un piatto, adagiare la pasta sulla crema e decorare con prezzemolo tritato e qualche cozza.

Claudia Di Giannantonio

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