Oggi nasceva il mito di Marlon Brando, tra scandali e Oscar

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Di Irene Marri

Il 3 Aprile del 1924, in Omaha (Nebraska), nasceva uno dei divi più grandi della storia del cinema, il suo nome è Marlon Brando. Consacrato come il miglior attore di sempre, tra scandali, matrimoni finiti male, e le numerose tragedie in cui sono coinvolti i figli. Insomma una vita non facile per Brando, che fin da piccolo ha dovuto farsi sia da madre che da padre, e alla volta esserlo anche per Jocelyn e Frances (le sorelle).

Il mito tra scandali e interpretazioni da Oscar

Marlon Brando nel "Il Padrino" PH@pinterest
Marlon Brando nel “Il Padrino” ph@pinterest

Un’infanzia non facile, due genitori assenti, la madre succube delle violenze del marito e lui fino troppo severo con il piccolo Marlon. La mancanza di amore sicuramente si è riversata nella vita ribelle che conduceva. La continua ricerca d’amore, il desiderio della donna e la costante caccia al tanto bramato posto felice, dove i drammi, gli scandali della Hollywood degli anni ‘50 svanivano del tutto. Proprio come nella sua isola in Polinesia, dove inaugura il “Brando Resort”, un paradiso immerso tra natura e acque cristalline, dove l’artificiosa Hollywood non esiste, e il divo può essere davvero chi vuole.

“Il padrino” della storia del cinema, sicuramente aveva talento, su questo non c’è dubbio. L’ imponenza che detiene di fronte alla cinepresa fa sparire gli altri attori attorno a sè. Una luce che emana tramite gli affascinanti lineamenti, la sicurezza dei gesti e l’innata sfrontatezza con cui poteva ottenere tutto. Non era facile da trattare, forse il miglior nemico dei registi Hollywoodiani. Dettava le regole del gioco e pochi lo contraddivano, aldilà di Chaplin, che durante la lavorazione della pellicola “La contessa di Hong Kong”, si dice che l’attore arrivó tardi il primo giorno di riprese e il regista gli disse che – “non gli importava chi fosse, e quanto fosse influente, non poteva fare come voleva con lui”.

Ecco i 5 ruoli fondamentali, da vedere almeno una volta nella vita

Oltre al consacrato ruolo del Padrino, la piccola interpretazione in “Superman”, e il ruolo del colonnello Kurtz in “Apocalypse now”, ci sono moltissime altre interpretazioni, che gli sono valse l’Oscar come ad esempio “Fronte del Porto”, e altre pellicole dove c’è quasi sempre lo zampino italiano. Come le collaborazioni con le attrici Sophia Loren e Anna Magnani, e il connubio Brando-Bertolucci in Ultimo tango a Parigi. Per conoscere al meglio il divo della cinematografia hollywoodiana, bisogna entrare nella sua filmografia. C’è da dire che la carriera di Brando è valicata da alti e bassi. Tra pellicole di successo e progetti sospesi o rimaste nell’ignoto. Dopo l’enorme successo riscosso negli anni ’50, il divo è incappato in progetti poco ambiziosi e con scarsa notorietà. Come il flop di “Queimada” di Gillo Pontecorvo. Infatti a risollevare la carriera artistica dell’attore, appare un giovane regista, Francis Ford Coppola per il ruolo di Don Vito Corleone nel “Il Padrino-The Godfather”. Brando si presenta ai casting con una lunga chioma bionda e con dei fazzoletti in bocca- dicendo:

gli italiani sembrano proprio dei bulldogs

-m.brando

Brando cominciò a parlare nella tipica maniera del Padrino, con la voce rauca. Inizia a mangiare formaggio e fuma il sigaro, gli oggetti di scena che aveva appositamente messo Coppola per metterlo alla prova. Fu così che nacque davanti agli occhi del regista, uno dei personaggi più iconici della storia del cinema. Ma vediamo insieme, gli altri ruoli che ha vestito il divo Hollywoodiano.

La contessa di Hong Kong (1967)

La contessa di Hong Kong con M.Brando e Sophia Loren ph@pinterest
La contessa di Hong Kong con M.Brando e Sophia Loren ph@pinterest

L’attore recita a fianco della bellissima Sophia Loren, in una commedia romantica e brillante, all’insegna del divertimento. A dirigere questo cast d’eccellenza è Charlie Chaplin.

Trama:

La contessa Alexandroff (Sophia Loren) si imbarca clandestinamente su una nave diretta negli Stati Uniti: il suo tentativo di fuga verrà favorito da un ricco diplomatico americano (Marlon Brando). Sul set si vocifera, di un possibile legame o interesse di Brando per la Loren, in un’intervista lei dichiara:

“Un uomo intelligente e Marlon lo è – ci prova solo quando sente che una donna ci sta, e io ero lontanissima da qualunque idea di quel genere. Anche se non era ancora così sfatto, aveva il suo fascino. Trasgressivo per come si comportava, sembrava pensare solo a se stesso», dice l’ attrice.

E l’ immagine che ritrova nella memoria è di «Brando che mangia continuamente gelati, con una golosità di bambino. E poi brontolava perché ingrassava»

-Sophia Loren

Pelle di serpente- The fugitive kind (1960)

Un film con un’altra delle magnificenze italiane, ovvero Anna Magnani. Diretto da Sidney Lumet.

Trama:

Val Xavier (Marlon Brando),un vagabondo dalla misteriose origini, giunge in una piccola città e ottiene un lavoro nel negozio di Lady Torrence ( Anna Magnani), una donna molto sola con un marito moribondo. Ben presto catturerà l’attenzione di Carol Cutere, ragazza facile di buona famiglia che ha messo gli occhi, oltre che su di lui, sulla sua giacca di pelle di serpente.

Un tram di nome Desiderio (1951)

Un film è basato dal dramma teatrale di Tennesse Williams del 1947. Il film è diretto da Elia Kazan. Al fianco di Brando c’è Vivien Leigh.

Trama:

Rimasta vedova a causa del suicidio del marito, la fragile Blanche (Vivien Leigh) si trasferisce da Laurel, Mississippi, a New Orleans, a casa di sua sorella Stella, sposata con il brutale Stanley Kowalski (Marlon Brando). Blanche in realtà è fuggita a causa della sua condotta scandalosa e ha perduto la proprietà di famiglia, della quale una parte spettava a Stella, e comincia a raccontare una serie di bugie per coprire il suo passato, ma Stanley vuole vederci chiaro. Fra gli amici del cognato, Blanche conosce il timido Mitch, che subisce il fascino della donna, ma Stanley scopre la verità sulla cognata e informa l’amico, che si allontana, cancellando così la possibilità per Blanche di rifarsi una vita. Ma fra Stanley e la cognata c’è un sottile gioco di seduzione, a cui Blanche non è estranea, che finirà con uno stupro, conducendo la donna in manicomio, mentre Stanley si riconcilierà con la moglie che ha appena partorito.

Fronte del porto (1954)

Diretto da Elia Kazan. Premiato agli oscar come miglior interpretazione di Brando.

Trama:

Brando è un ex pugile che lavora nel sindacato portuale e non vuole accorgersi dei delitti che vengono compiuti. Quando gli uccidono il fratello finalmente capisce e con l’aiuto di un prete e della fidanzata si ribella.

Sayonara (1957)

E’ un film del 1957 diretto da Joshua Logan.

Trama:

Durante la guerra di Corea il maggiore dell’aeronautica militare americana Lloyd Gruver viene trasferito momentaneamente in Giappone per incontrare la figlia del generale Webster, sua fidanzata e futura sposa. Le cose si complicano quando l’ufficiale conosce e si innamora della splendida Hana-ogi, ballerina e attrice giapponese. Gruver comincia a frequentarla tramite un amico, l’aviere Kelly, a sua volta intenzionato a sposare una ragazza del posto nonostante l’opposizione del governo statunitense.

“Un attore è un tizio che, se non stai parlando di lui, non ti ascolta.”

-Marlon Brando

Irene Marri

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