Omicron 2, la nuova variante è più contagiosa e colpisce l’intestino

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Di Redazione Metropolitan

Omicron 2 colpisce all’intestino ed è una delle varianti più contagiose con una capacità di diffusione maggiore del 30 percento rispetto a Omicron 1.

Omicron BA.2, nota come Omicron 2 è la versione del virus Sars-CoV-2 più contagiosa di sempre. Le origini di questa variante non sono ancora chiara, ma sappiamo per certo che è la “sorella” di Omicron che è stata intravista per la prima volta in Sud Africa e presente ora nella maggior parte dell’Italia. Alcuni ricercatori dicono che è nata in India lo scorso dicembre per poi diffondersi in Cina, Israele, Danimarca, Australia, Canada e Singapore. Sappiamo per certo che in questo momento è anche in Europa, includendo anche l’Italia.

Le prime forme sono state viste in Israele, Danimarca e Regno Unito, che stanno traversando una fase di prevalenza della variante BA.2, sottolineando come Omicron 2 ha un capacità di diffusione maggiore rispetto al 30 per cento rispetto a Omicron 1. Questi dati devono ancora essere confermati, ma se fossero veramente reali ci troviamo di fronte alla variante più contagiosa di sempre.

Gli esperti pensano che qualora dovrebbe esserci una nuova ondata di Omicron, che in realtà sta gia avvenendo in tanti paesi europei tra cui l’Italia, ruberà la scena la variante numero 2. L’immunologo americano Anthony Fauci afferma come questa prevalenza sta gia accadendo, infatti Omicron è ormai presente ormai in 60 percento del mondo.

Il punto di forza di Omicron 2 è colpire di frequente l’intestino. I nuovi sintomi individuati sono: nausea, diarrea, vomito, dolore addominale, bruciore di stomaco e gonfiore. Questi sintomi sono aggiuntivi a quelli a cui eravamo abituati ovvero: febbre, tosse, stanchezza, respiro affannato, dolori muscolari, mal di testa, possibile perdita di sapori e di olfatto, mal di gola o voce rauca e congestione nasale.

Gli esperti sottolineano come i vaccini attualmente in uso sono efficaci contro la sottovariante BA.2, spiegando come riescono a proteggerci dal contrarre la malattia in forma più grave. Ovviamente, sono agevolati i soggetti che hanno ricevuto una dose di richiamo e solitamente coloro che sono contagiati rischiano difficilmente di essere ricoverati in ospedale.

16 Marzo

Valeria Muratori

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