Bottiglie di plastica addio, Ooho! L’acqua si mangia in bolle formate da pellicole di alghe marine!
Acqua, plastica e sostenibilità. L’acqua è un liquido, come tutti i liquidi si “beve”, non si “mangia” …Ma la Skypping Rocks Lab vuole cambiare questa regola linguistica con la sua invenzione: Ooho, la bolla d’acqua da mangiare in un boccone! L’acqua infatti è racchiusa in una sfera creata a partire da alghe marine, formando quindi una pellicola perfettamente edibile e, soprattutto, biodegrabile. Non vuoi mangiare la pellicola perché non ti fidi o temi un eccesso di fibra nella tua dieta? Buca l’involucro con i denti e torna a “bere”!
Perché è proprio qui il centro di tutto, la rivoluzione per ridurre l’inquinamento e salvare l’ambiente: sostituire gli imballaggi di plastica con polimeri naturali, e quale è ad esempio un prodotto che in tutto il mondo per essere consumato prevede la creazione di migliaia e migliaia di tonnellate di plastica? Proprio l’acqua.
Dalle bottiglie del supermercato a quelle dei turisti e dei ristoranti, il recipiente di plastica è diffuso in tantissime dimensioni e forme, forme che contribuiscono all’inquinamento atmosferico all’origine e a quello del terreno e del mare alla fine se abbandonate. Mentre Ooho impiega in media sei settimane per decomporsi nell’ambiente, le bottiglie di plastica vi impiegano almeno 700 anni!
Ooho, la missione
L’obiettivo stesso dichiarato dall’azienda infatti è diventare leader mondiale della produzione di packaging basato sulle alghe marine, creando così delle alternative a impatto ambientale zero. In questo modo l’azienda vuole “fermare un miliardo di bottiglie di plastica dal raggiungere il mare ogni anno e fermare l’emissione annua di 300 milioni di kg di CO2”. Uno degli aspetti più gravi dell’inquinamento dei mari (e non solo) riguarda infatti l’aspetto delle microplastiche, le quali sono così diffuse ormai da aver raggiunto le grandi fosse oceaniche del pianeta e l’apparato digerente dei suoi abitanti!
Dal 2014, Ooho ha già ricevuto diversi riconoscimenti e vinto premi per continuare a sviluppare e diffondere il progetto. Dalla bolla d’acqua
presentata come curiosità sui banchetti per strada e alle maratone si è passato
ad altri formati e alla collaborazione con alcuni ristoranti. Così, ad esempio
è possibile spremere un sacchetto di
ketchup sul tuo piatto preferito! Infatti, non si tratta di eliminare solo
le bottiglie d’acqua: ovviamente l’involucro naturale può contenere tante altre
bevande, salse e perfino cosmetici!
Ooho, tutto bello ma…
Ma può davvero questa invenzione rivoluzionare le nostre abitudini (e i guadagni dell’industria della plastica)? Chiaramente la pellicola di alghe non ha la stessa resistenza agli urti della plastica, né la stessa rigidità per evitare contenitori deformi e mucchi disordinati (aspetto estremamente importante per la logistica dei trasporti). Su questo punto si sta lavorando sull’aumentare la resistenza delle pellicole.
A livello teorico, un altro pericolo potrebbe venire anche dagli insetti, interessati a mangiare il contenitore stesso, più che il contenuto. Da un punto di vista meramente economico invece, l’azienda garantisce che produrre Ooho è meno costoso della produzione della plastica.
Non resta che attendere nuove notizie, sperando che il progetto continui. Dalla riduzione della produzione e diffusione della plastica la Terra può trarre soltanto beneficio, e siccome il pianeta Terra è ancora la nostra unica casa, se la manteniamo bene in piedi stiamo in piedi anche noi, se invece la facciamo crollare, ci crolla addosso.
Fonte: skippingrockslab.com; pagina facebook Oohowater
Photo credit copertina: hindustantimes.com
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Fabio Scarnato