Oppenheimer di Christopher Nolan è già un successo al botteghino, ma la sua uscita in India ha richiesto alcuni compromessi importanti. A quanto pare, le scene di nudo e le abbondanti quantità di fumo di Oppenheimer hanno violato gli standard culturali della regione, inducendo il CBFC (Central Board of Film Certification) a richiedere una pesante censura del film. Questo include sia montaggi con barre nere che messaggi di avvertimento per censurare le numerose scene di personaggi che fumano; mentre le scene dell’attrice Florence Pugh nei panni dell’amante di Oppenheimer, Jean Tatlock, sono state tagliate completamente a causa della loro natura sessuale o sono state censurate digitalmente utilizzando la CGI per creare abiti neri per coprire il corpo della Pugh.
Oppenheimer censurato in India per troppo fumo e troppe scene di nudo
Va notato che Christopher Nolan è stato messo al corrente della censura voluta dalla CBFC e ha accettato come condizione per l’uscita di Oppenheimer nella regione. La CBFC ha anche inaspettatamente accettato di dare a Oppenheimer una classificazione “UA” (Unrestricted with parental discretion advisement for 12 and under), invece di “A” (Adults Only). Si presume che la censura concordata (che comprendeva anche alcuni cambiamenti di parole esplicite) abbia contribuito a rendere il film (nella terminologia statunitense) più “PG-13” che “R”, il che ha significato non solo l’apertura del botteghino indiano alla Warner Bros. ma anche una sezione molto più ampia del pubblico cinematografico indiano. Capite perché spesso si scende a compromessi? Andiamo avanti.
Mentre i film continuano a evolversi in un business globalizzato, è stato interessante vedere come i diversi standard culturali e/o politici influenzino ciò che viene distribuito dove e ciò che viene mostrato al pubblico (o meno). Quanto i livelli di fumo e le poche scene di nudo di Oppenheimer siano “necessari” nel film è sicuramente discutibile, ma sembra molto meno discutibile che questo tipo di tagli censurati del film non rendano davvero felici i cinefili di quei mercati.
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