Orange, recensione e opinioni

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Di Redazione Metropolitan

L’opera di cui vi parlerò oggi è “Orange” manga scritto e disegnato da Ichigo Takano. E’ la prima volta che tratto uno shōjo. Non sono un appassionato, ma è indubbio che anche questo genere nasconde più di qualche perla, se si sa cercare. In questo articolo parlerò esclusivamente del suo adattamento anime del 2016, in quanto una mia collega ha già trattato il manga in un precedente articolo. L’anime lo potete trovare sottotitolato su Crunchyroll, il primo episodio è gratuito, per gli altri ci vorrà l’abbonamento. Orange è uno shōjo abbastanza particolare dalle tematiche molto forti. A breve vi illustrerò i punti forti e deboli di questa splendida opera.

Trama

Nella primavera dei suoi sedici anni la liceale Naho Takamiya riceve una lettera dalla se stessa di dieci anni nel futuro, in cui vi sono riportati tutti gli eventi di quella giornata tra cui il trasferimento nella sua classe di un nuovo studente di nome Kakeru Naruse. La Naho del futuro ripete più volte di avere numerosi rimpianti, a cui desidera porre rimedio inducendo la se stessa del passato a prendere le decisioni giuste. In particolare, il contenuto della lettera verte proprio su Kakeru, il quale dieci anni dopo non sarà più in vita: Naho chiede infatti di vegliare su di lui per evitare che la tragedia si ripeta. (fonte “Wiki”)

Recensione & Opinioni

Orange si discosta un bel po dal classico shōjo, nonostante ovviamente ci siano forti tematiche romantiche, esse non sono il fulcro della trama. Orange parla di rimpianti, di sensi di colpa, di dolore. Quanto realmente si conosce lo stato emotivo delle persone a noi più vicine? Non tutti esprimono apertamente le proprie emozioni e non è inusuale accorsi della criticità della situazione solo quando ormai è troppo tardi. Credetemi… esperienza personale. La storia di Orange gira intorno ad un gruppo di sei amici, tutti ben caratterizzati senza irrealistici stereotipi. Anche se all’inizio alcuni sembrano essere abbastanza secondari, se escludiamo Hiroto, Naho e Kakeru; posso già anticiparvi che ognuno di loro avrà un ruolo importante durante il proseguimento della storia. L’opera tratta anche il tema del “destino”, vedremo infatti che nonostante l’aiuto della lettera, alcuni eventi avverranno ugualmente nonostante gli immani sforzi per evitarli. Questo costante dubbio terrà in tensione lo spettatore, sopratutto nelle fasi finali.

Parlando invece dei suoi punti più deboli, diciamo che personalmente non credo che tutti i “rimpianti” descritti nella lettera sono realmente utili o importanti ai fini della trama. Alcuni rimpianti sono mere sottigliezze, abbastanza superflue. Per fortuna la trama non si sofferma troppo su di loro. E’ un opera relativamente breve, ma intensa.

Qualità Tecniche

Dell’adattamento anime di Orange si sono occupati gli studi TMS Entertainment e Telecom Animation Film. Le animazioni non sono il top, fanno bene il loro lavoro ma senza essere memorabili. Mentre la soundtrack è abbastanza coinvolgente e ben fatta, ma non c’è una theme che vi rimarrà veramente impressa se escludiamo forse la opening.

Conclusione

Orange colpisce per la sua storia matura delle forti tematiche. Il livello di scrittura è abbastanza buono, l’autrice riesce a mantenere una tensione più o meno costante che va ad impreziosire l’ottimo finale. Un anime imperdibile per gli amanti dello shōjo. Mi sento di consigliarlo anche a chi non ha mai toccato il genere. Voto personale 8/10.