Organo Gold in Italia: truffa o opportunità di guadagno?

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Di Alessia Spensierato

Il Network Marketing Organo Gold

Organo Gold è un’azienda di Network Marketing che offre l’opportunità di costruire un’attività di vendita distribuendo prodotti a base di caffè, dagli integratori alla cura del corpo. Il vantaggio associato al Network Marketing è che il distributore possa ricevere compensi non solo sulla vendita diretta dei prodotti, ma anche, seppur con margini ridotti, sulle vendite prodotte da una propria rete distributiva. Prima di entrare nell’argomento, se Organo Gold è una truffa o un’opportunità di guadagno sintetizziamo come funziona il sistema di provvigioni (anche detto piano marketing).

Piano marketing e provvigioni

Il piano marketing Organo Gold premia l’impegno e il lavoro di squadra con incentivi sulle vendite sulla base di sette modalità:
  • Utile al dettaglio variabile dal 15 al 50% sulla vendita dei prodotti pagabile giornalmente o settimanalmente.
  • Bonus primo ordine permette di guadagnare da 15 a 100 € sul primo pacchetto del distributore reclutato, che può essere “Pacchetto Bronzo, Argento o Oro”. Pagamento settimanale.
  • Dual Team Bonus premia la capacità di reclutare e formare due squadre di lavoro (team a due gambe) per incentivare la gamba più debole. Il bonus è calcolato sulle vendite della gamba meno performante e pagato settimanalmente.
  • Unilevel Bonus è una provvigione su tutto il venduto della rete estesa dei distributori del proprio gruppo fino al nono livello.
  • Unilevel Matching Bonus si raggiunge acquisendo nuovi distributori nella propria squadra con il fine di conseguire una royalty del 20% sui Bonus Unilevel guadagnati fino a 4 livelli della downline. Pagamento mensile.
  • Bonus Generazionale si conquista diventando un leader e guadagnando dal 2 al 3% su ulteriori bonus fino a quattro generazioni della downline, a partire dai distributori Zaffiro fino ad Ambasciatore. Pagamento mensile
  • Global Bonus è il traguardo più alto di provvigioni calcolate ogni trimestre sul volume di vendite totali del proprio gruppo. Il bonus ammonta al 3% della commissione unilevel totale. Si riceve a ogni mese o tre mesi.
Per approfondire l’argomento del MLM consigliamo la seguente lettura: Network Marketing: cos’è e differenze con i sistemi piramidali su OpenFinanza.

Organo Gold: truffa o opportunità di guadagno?

Essere diffidenti è normale ed anche giusto, se consideriamo quanto buzz viene generato intorno al mondo del Network Marketing. In genere sono, però, relative ad aziende nuove, che non vanno molto lontano e dichiarano bancarotta in meno di due anni. Organo Gold è una società di marketing multilivello che può vantare una storia di continua crescita dal 2008 e la collaborazione di alcuni fra i distributori più pagati al mondo. Che sia difficile il lavoro del networker è verissimo, che ci voglia tanto impegno (in particolare nelle fasi iniziali) è altrettanto vero. Ma concludere che il Network Marketing Organo Gold sia una truffa è decisamente il lamento da social del networker deluso o che non ce l’ha fatta. Che poi Organo Gold qualche problema con la legislazione italiana l’abbia avuta è un dato di fatto. La realtà è che, per chi non è del settore, non è facile discernere il Network Marketing dalle truffe degli schemi piramidali. Ma vediamo attentamente come stanno le cose.

Cosa dice la legge riguardo al network marketing

In Italia la legislazione sul Network Marketing è disciplinata dalla Legge 17 agosto 2005, n. 173 rubricata “Disciplina della vendita diretta a domicilio e tutela del consumatore dalle forme di vendita piramidali”. La normativa tutela il consumatore che si orienta verso questo sistema indicando inequivocabilmente limiti e vincoli sulla procedura di acquisto del prodotto. Vincolante per i rappresentanti venditori il possesso di un tesserino di riconoscimento numerato e rinnovato annualmente, con generalità e fotografia dell’incaricato (decreto legislativo n. 114/1998). Nei sette articoli che compongono la direttiva, le ordinanze relative alla vendita piramidale sono racchiuse nel 5°: ART. 5. (Divieto delle forme di vendita piramidali e di giochi o catene)
  • Sono vietate la promozione e la realizzazione di strutture di vendita nelle quali l’incentivo economico primario si fonda sul mero reclutamento di nuovi soggetti. Ciò comporterebbe una aberrazione del ruolo del venditore, il quale obiettivo dovrebbe essere quello di vendere o promuovere la vendita di beni o servizi.
  • È vietata, altresí, la promozione o l’organizzazione di tutte quelle operazioni quali giochi, piani di sviluppo, “catene di Sant’Antonio”, che configurano la possibilità di guadagno attraverso il puro e semplice reclutamento di altre persone e in cui il diritto a reclutare si trasferisce all’infinito previo il pagamento di un corrispettivo.

La multa del 2014 a Vemma Italia, Asea Italy e Organo Gold da parte dell’AGCOM (Antitrust)

Una multa per complessivi 500.ooo euro a carico delle società Vemma Italia (100mila), Asea Italy (150mila) e Organo Gold Europe (250mila) è stata disposta nel marzo dl 2014 dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in collaborazione con il Gruppo Antitrust del Nucleo Speciale Tutela Mercati della Guardia di Finanza. Le distinte sanzioni sono state deliberate contro le tre aziende per pratiche commerciali scorrette che hanno coinvolto molti consumatori nel settore delle vendite multilivello. Secondo l’Antitrust, al momento dell’ingresso il sistema puntava ad uno schema obbligato di acquisto e vendita dei prodotti e sollecitato a reclutare altri affiliati. Il Codice del consumo italiano valuta scorretto questo meccanismo distributivo subordinato al reclutamento di altri venditori/consumatori all’ingresso in azienda. Organo Gold Europe sostiene invece che si può diventare un affiliato con la spesa minima di 45 € per il Business Entry Kit aziendale, che difficilmente si può tradurre in un “cospicuo investimento iniziale”. Il guadagno deriva principalmente dalla vendita dei prodotti ed il reclutamento, parte importante e linfa vitale del modello di business, viene incentivato con bonus, così come il raggiungimento di obiettivi di vendita.

Multe: i casi recenti

Sono molti i casi di multe comminate a società di livello internazionale. Le aziende MLM sono spesso indicate come “sistemi piramidali” perché “colpevoli” di promettere guadagni anche sul reclutamento di altro personale per inserirli nel loro progetto e non unicamente sulla base dei profitti derivanti da vendite di prodotti al pubblico. Tra le società accusate di promuovere “sistemi piramidali” troviamo Neora, una società MLM del Texas, per aver divulgato la notizia che i suoi integratori possono curare commozioni cerebrali, morbo di Alzheimer, morbo di Parkinson ecc. L’americana Younique che commercializza prodotti di bellezza. Coty Inc. una delle aziende leader nel settore della profumeria. AdvoCare, sempre del Texas, che commercializza integratori alimentari. L’azienda californiana che vende leggings LuLaRoe  La Federal Trade Commission FTC continua a perseguire le imprese che commercializzano i loro prodotti con lo “schema piramidale”.

Gennaio 2017: il caso Herbalife negli Stati Uniti

Herbalife è una multinazionale statunitense che vende integratori alimentari per lo sport e prodotti per la cura del corpo. La Federal Trade Commission USA (FTC) dopo due anni di indagini, nel 2017 ha aperto un’inchiesta per truffa nei confronti del grande colosso statunitense, presente oggi in 95 paesi del mondo. L’Organismo di Controllo ha accusato l’azienda di promettere facili guadagni ai propri distributori mentre risulta assai arduo vendere i prodotti per rientrare della somma investita inizialmente. La FTC di conseguenza ha sanzionato una multa milionaria. Dopo molte contestazioni da parte dell’organismo di controllo e tutela dei consumatori del Governo americano, Herbalife nel luglio 2018 ha patteggiato con la FTC una sanzione di 200 milioni di dollari. L’accordo con la FTC, implica per Herbalife un rimborso di 200 milioni di dollari rivolto a 350 mila distributori che hanno perso soldi nell’attività tra il 2009 e il 2015, e soprattutto l’interruzione di pratiche distributive controverse. Herbalife, ha anche trattato un accordo con la FTC per una radicale riforma del proprio sistema di business e di reclutamento/formazione dei venditori.

Quindi si tratta di truffa o no?

In conclusione, è un dato di fatto che le aziende che lavorano con il modello di business del Network Marketing sono sono ben regolamentate dal sistema legislativo italiano. Ma è anche vero che le aziende spesso ci marciano sopra, cercando di rasentare i limiti normativi al fine di ottimizzare i guadagni. Ma ciò vuol dire che si tratta di truffa? Decisamente no. Vuol dire solamente che alcune pratiche sono state interpretate come scorrette ed a seguito di multa l’azienda ha dovuto adeguarsi modificando risolvendo le criticità segnalate. Se non fosse così dovremmo considerare truffaldine migliaia di società importanti in Italia come Lidl (1 milione di multa, gennaio 2020), Compass Banca (4,7 milioni di multa, dicembre 2019), TIM (5 milioni di euro, gennaio 2020), Deutsche Bank (4 milioni di euro, novembre 2019), Unicredit (6,55 milioni di euro, marzo 2020), BNL (5.65 milioni di euro, marzo 2020), ENI (5 milioni di euro, gennaio 2020), Ubi Banca (3,75 milioni di euro, marzo 2020). Giusto per citarne qualcuna tra le più recenti. Certo, quando viene inflitta una multa ad una società di Network Marketing fa più scena. Ma l’incubo degli schemi piramidali è un disagio della collettività difficile da rimuovere. Riusciremo mai a liberarcene? Francesco Paolo corti per Agestampa