Generare un organo umanizzato in altre specie. Un team di ricercatori cinesi è riuscito a far crescere reni per metà umani nei maiali. Non mancano le critiche da diversi esperti, e ci sono molte sfide da affrontare, ma questi sono comunque progressi pionieristici verso un nuovo approccio alla bioingegneria degli organi, che sfrutta i maiali come incubatori per la crescita e la coltivazione di organi umani.
La generazione di un organo umanizzato in altre specie
In questo nuovo studio, sono stati ottenuti risultati straordinari con l’uso di embrioni chimera contenenti sia cellule di maiale che cellule umane, generati in laboratorio e successivamente trapiantati in animali che hanno agito da madri surrogate. Questo ha permesso la crescita di reni parzialmente umanizzati all’interno dei maiali, rappresentando un importante passo avanti nella ricerca sulla bioingegneria degli organi.
Lo studio
Questo studio condotto dall’Accademia Cinese delle Scienze e guidato da Liangxue Lai rappresenta un passo avanti significativo nella ricerca sulla bioingegneria degli organi. Sebbene una tecnologia pratica per il trapianto di organi umani ottenuti da maiali sia ancora lontana, questa ricerca ha il potenziale per contribuire notevolmente alla comprensione dello sviluppo degli organi umani e all’identificazione di nuovi trattamenti farmacologici. Inoltre, potrebbe aprire la strada a ulteriori studi e progressi nella creazione di organi umani utilizzando questa tecnologia.
Le parole degli studiosi
È importante sottolineare che il raggiungimento dell’obiettivo di far crescere completamente organi umanizzati funzionali nei maiali è un compito estremamente complesso che richiederà tempo e sforzi considerevoli. Gli organi umani sono costituiti da una varietà di tipi di cellule e tessuti, il che rende la sfida ancora più ardua. Gianluca Amadei, ricercatore dell’Università di Padova, si è espresso sulla ricerca e ha detto: “Si tratta di una prima prova di fattibilità chiaramente non perfetta, ma già il fatto che si sia trovato il modo di far sopravvivere le cellule umane rappresenta un successo. Sarebbe interessante, ora bisogna capire le differenze tra questi organi e quelli umani, e quali siano le loro proprietà e caratteristiche quando lo sviluppo prosegue”.
Giulia Simonetti
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